Grandi motivazioni, almeno a parole, per Nick Kyrgios. L'australiano dice di essersi allenato come non mai e di aver resistito alla tentazione di giocare a basket (“Non mi fa bene, me l'hanno detto in tanti e adesso ho deciso di ascoltarli”). Forte dell'amore ritrovato con Ajla Tomljanovic, prosegue senza coach: “Non sai mai chi lo fa per passione e chi per soldi”.

Nick Kyrgios è uno dei tennisti più talentuosi. Tuttavia, ha spesso rovinato tutto con una condotta indolente, se non autolesionista. Adesso sembra pronto a cambiare registro nel 2018. La sua stagione inizierà con il Brisbane International, al via la prossima settimana. Sembra che abbia iniziato a lavorare seriamente, soprattutto fuori dal campo, pur non avendo ancora assunto un coach a tempo pieno. La partnership con Sebastien Grosjean è finita con qualche frecciata: parlando dell'opportunità di lavorare con un coach a tempo pieno, ha detto che spesso non riesce a capire se un allenatore lo fa per soldi o perché ha a cuore la crescita del suo allievo. Ma Nick è così, prendere o lasciare. “Mi sto allenando molto più duramente in palestra, quindi spero che il mio corpo diventi più forte e mi consenta di arrivare in fondo ai tornei – ha detto Kyrgios – mi sto prendendo cura del mio corpo come non mai, mi sento come se mi stessi dando la migliore possibilità di vincere partite di tennis. L'anca non mi crea più problemi e sono stato molto disciplinato nella riabilitazione. Per questo, spero che il duro lavoro inizi a pagare”. Oltre ai problemi di natura disciplinare, a fine 2017 è stato rallentato da un problema all'anca: anche per questo, ha perso al primo turno in tre degli ultimi quattro tornei. Dopo Anversa, ha chiuso in anticipo la sua stagione. Nick è noto anche per una vivace passione extra tennis: il basket. Molti ricordano le sue dichiarazioni a Cincinnati, quando ha detto di aver giocato a pallacanestro per quasi tutta la settimana, prima di perdere in finale contro Grigor Dimitrov. Adesso ha capito la lezione. “Giocare così tanto a basket non è stato positivo per il mio corpo. Me l'hanno detto più persone, e adesso sto iniziando ad ascoltarle – ha detto – adesso mi sento in forma, in salute e motivato. Mi sento pronto a giocare un buon tennis, migliore rispetto a quello che ho fatto in questo periodo dell'anno scorso. Ho ancora migliorato la mia alimentazione, tutti aspetti che vanno tenuti in considerazione per essere al meglio”.

BENEFICENZA E AMORE RITROVATO
Da qualche giorno si trova al Queensland Tennis Centre, dove si giocherà il primo torneo ATP dell'anno (nonché il primo turno di Coppa Davis tra Australia e Germania, previsto dal 2 al 4 febbraio). Sono passati cinque anni dalla sua ultima apparizione al Brisbane International: nel 2013 perse nelle qualificazioni contro James Duckworth. Da allora è successo di tutto, nel bene e nel male. “In passato mi sono allenato qui anche nel periodo di preparazione, quindi conosco bene questo posto – ha detto Kyrgios – è un gran torneo e quest'anno vanta un grande campo di partecipazione. Sarà la preparazione ideale per l'Australian Open, ma ora non ci penso: voglio solo iniziare bene la mia stagione”. Salvo forfait dell'ultim'ora, a Brisbane ci saranno anche Rafael Nadal, Andy Murray e Grigor Dimitrov (l'unico che sembra davvero sicuro di esserci). Da parte sua, Kyrgios è reduce da un viaggio in Argentina, dove ha giocato un'esibizione contro Juan Martin Del Potro. A dicembre ha fatto parlare di sé anche per aver donato 100.000 dollari alla sua NK Foundation, il cui obiettivo è migliorare e facilitare l'accesso allo sport dei giovani disagiati. “Non ho ancora stabilito il mio programma per il 2018, ma ho due obiettivi principali – ha concluso – non avere infortuni e giocare a tennis il più possibile”. Le cose gli vanno meglio anche sul piano personale. Dopo la tumultuosa separazione estiva, sembra aver ricucito la relazione con la fidanzata Ajla Tomljanovic. Qualche settimana fa l'ha addirittura accompagnata alle Hawaii per sostenerla in un torneo ITF. La stessa Tomljanovic, in una recente intervista, ha detto che tramite i media non filtra l'immagine corretta di Kyrgios. Ciò che conta, almeno per noi, è che riesca a esprimere il suo miglior tennis e non si perda nei suoi fantasmi. Che sia la volta buona?