Federico Cinà, Andrea De Marchi, Federica Urgesi e Greta Greco Lucchina sono i quattro azzurri che si sono positivamente distinti in questo martedì sui campi in terra del Trofeo Bonfiglio

“Il diritto e il rovescio li sanno fare tutti. Quello che si vede del giocatore durante un match però conta per il 20 per cento, il resto dipende da quello che hai dentro”. La paternità di questa frase porta un nome pesante, che ha in bacheca sette tornei del Grand Slam: Mats Wilander. Quello che conta, insomma, sono il cuore e la voglia di arrivare e, da questo punto di vista, Andrea De Marchi sa il fatto suo. Dopo aver brillantemente superato tre turni di qualificazione, tutti match vinti contro pronostico e lasciando per strada solamente 7 game, il 16enne romano ha superato anche il primo turno degli Internazionali d’Italia Juniores in corso sui campi del Tennis Club Milano A. Bonacossa. Opposto al ceco Petr Brunclik, De Marchi ha chiuso 6-4 6-1 in un’ora e 25 minuti. “È un lottatore nato – a parlare è Riccardo Nobile, suo coach all’Enjoy Sporting Club di Roma –, non molla mai una palla; a volte è un po’ passivo ma in questi giorni ha fatto vedere che è capace anche di andarsi a prendere il punto”. Andrea, classe 2007, viene dalla semifinale raggiunta a Salsomaggiore e sta vivendo un periodo di grande fiducia. “Sono molto soddisfatto del livello che sto esprimendo qui a Milano. Di natura, quando c’è da lottare, io sono a mio agio. Non vorrei perdere mai, neanche a carte. All’inizio ero un po’ in difficoltà ma poi, con il passare dei minuti, mi sono sentito sempre meglio in campo e alla fine è andata bene. La chiave del match? Il mio rendimento in risposta”. Ha impiegato invece due ore e 16 minuti per vincere la sua partita uno dei giocatori più attesi di questa 63ª edizione del Trofeo Bonfiglio: Federico Cinà. Il 16enne figlio di Francesco, storico coach di Roberta Vinci, ha trovato nell’australiano Hayden Jones un avversario di assoluto valore. È finita 4-6 6-3 6-4 per il palermitano, numero 28 al mondo, che mercoledì è atteso da un altro match molto complicato contro Yaroslav Demin, testa di serie numero 4 del torneo.

Esordio positivo anche per un altro nome che si è distinto per gli ottimi risultati ottenuti in questa stagione: Federica Urgesi. La 18enne, numero 9 della graduatoria mondiale, ha vinto per 6-4 6-2 contro la qualificata australiana Roisin Gilheany: “Non era una partita facile – ha detto la marchigiana, testa di serie numero 5 al Bonfiglio –, lei serve molto bene e tira forte ma sono contenta di essere riuscita a gestire il match, soprattutto nei miei turni di servizio e poi, dal secondo parziale, anche in risposta. Ovviamente sono qui per vincere ma è meglio non correre troppo e pensare solo al match di domani”. Ad attenderla c’è un’altra qualificata, la ceca Nela Jandova. A completare il gruppo tricolore capace di superare il primo turno, è arrivato anche il successo di Greta Greco Lucchina, che ha battuto 6-4 4-6 6-2 in 2 ore e 33 minuti la serba Darja Suvirdjonkova. “Ho lottato su ogni punto – ha detto la 17enne vicentina, che si allena con Giulia Bruschi e Nicola Ceragioli alla Horizon Tennis Home di Max Sartorinonostante fisicamente, dopo i tre turni di qualificazione, sia un po’ provata. Passare le ‘quali’ era il mio primo obiettivo, adesso pensiamo a vincere un match per volta”. Alla fine, dunque, dei 24 azzurri al via, saranno otto (4 ragazze e 4 ragazzi) gli italiani impegnati nel mercoledì milanese per il 2° turno sui campi di via Arimondi dove, solo per il singolare, si giocheranno 32 match (dalle ore 9). Cinà, De Marchi, Urgesi e Greco Lucchina raggiungono, infatti, i quattro azzurri che lunedì avevano passato il turno: Vulpitta, Sciahbasi, Teodosescu e Paganetti. Un bilancio positivo se pensiamo che solo dodici mesi fa, a questo punto del torneo, nei due tabelloni erano state appena quattro le bandierine italiane a sventolare, di cui nessuna nel femminile.