“Da piccola amavo Maria Sharapova: per questo, vorrei affrontarla quanto prima”. Qualche mese fa, dopo il successo a Bastad, Katerina Siniakova si esprimeva così. Il sogno è diventato realtà pochi mesi dopo e ha avuto il lieto fine. Nella semifinale del torneo WTA di Shenzhen, con una prestazione tutta cuore e personalità, la ceca ha battuto il suo idolo d'infanzia con il punteggio di 6-2 3-6 6-3, conquistando la finale al primo torneo dell'anno. Se la vedrà con Simona Halep, già battuta l'anno scorso nel percorso verso il suo primo titolo WTA. A quanto pare, Shenzhen le porta bene. Prima della semifinale aveva perso 14 game in tutto il torneo, rasentando la perfezione nei quarti contro Krystina Pliskova, in cui aveva commesso appena 4 errori gratuiti. Contro la Sharapova si è capito che non bluffava quando parlava di lei: dopo la stretta di mano era in lacrime, travolta da emozioni incontrollabili. Nel primo set è stata perfetta, ha subito il ritorno di Masha nel secondo ma poi si è ripresa alla grande nel terzo. Ha trovato il break decisivo al sesto game e lo ha conservato con le unghie, chiudendo al termine di uno scambio giocato in apnea, sempre in difesa, con un paio di recuperi in slice fino a quando l'ultimo dritto della Sharapova è volato via. La ceca è numero 59 WTA ma già si vedono gli effetti del lavoro effettuato durante la preparazione invernale: in particolare, il servizio funziona a meraviglia. Ha tirato 10 ace in 13 turni di battuta e soltanto in uno ha dovuto fronteggiare palle break, quello che le è costato il secondo set.
L'AIUTO DEL DOPPIO
Un altro fattore cruciale della partita è stata la tenuta mentale della Siniakova. In passato aveva avuto qualche problema, mentre stavolta è stata perfetta. Come nel primo set, quando un discusso overrule avrebbe potuto distrarla più del dovuto. Invece no: dopo un paio di errori nei punti successivi ha subito ritrovato l'equilibrio. A ben vedere, nelle fasi cruciali del terzo set è stata la Sharapova a tremare per prima, sbagliando un paio di dritti e commettendo un doppio fallo. La ceca è stata perfetta, sfruttando l'occasione con un bel rovescio sulla riga. Nell'ultimo game, il terzo matchpoint – già descritto – è stato quello buono. “Non posso descrivere quello che sto provando adesso – ha detto Katerina, travolta dalle lacrime di gioia – avete potuto vedere le mie emozioni dopo che ho finalmente vinto l'ultimo punto! È stata molto dura”. La Siniakova è il volto (relativamente) nuovo del tennis ceco, forse la più autorevole candidata a diventare numero 1 del Paese dopo Karolina Pliskova. E pensare che è russa da parte di padre, e grazie a lui ha conosciuto i rudimenti della lingua. Ne è fiera, ma da oggi sarà ancora più fiera di aver battuto Maria Sharapova. Come se non bastasse, è in finale anche in doppio insieme all'amica Barbora Krejcikova. Ed è stato il doppio, con i suoi schemi particolari, ad averle dato una mano per sviluppare il suo tennis anche per il singolare. L'appuntamento è sabato mattina (ore 7, diretta SuperTennis) per un gran match contro la n.1 Simona Halep, battuta proprio a Shenzhen 12 mesi fa, 7-5 al terzo. Ma allora era un secondo turno…
WTA SHENZHEN – Semifinali
Simona Halep (ROM) b. Irina Camelia Begu (ROM) 6-1 6-4
Katerina Siniakova (CZE) b. Maria Sharapova (RUS) 6-2 3-6 6-3