Il record di pubblico dello Us Open risale al 2009. Nell'anno dei successi di Juan Martin Del Potro e Kim Clijsters, 721.059 persone varcarono i cancelli di Flushing Meadows. Da allora la cifra si è attestata sulle 700.000 unità. Nell'ultima edizione (anche a causa di un Louis Armstrong Stadium provvisorio e inospitale) c'è stato un ulteriore piccolo calo, con un dato complessivo di 691.143 spettatori. Va detto che le sessioni di gioco erano 24, mentre per parecchi anni ce ne sono state 26. Dal 2018, i dati riprenderanno a salire. Anzi, ci sono ottime possibilità che si batta il record assoluto. In queste ore, la USTA ha annunciato il varo della doppia sessione serale. Sarà il modo per celebrare la nascita del nuovo Louis Armstrong Stadium, impianto da 14.000 spettatori e dotato di tetto retrattile, costruito a tempo di record dopo la demolizione dello storico impianto, campo principale dal 1978 al 1996. In pochi anni, lo Us Open è passato dal non avere campi coperti a proporne due, peraltro con una capienza straordinaria. Alla sessione serale dell'Arthur Ashe Stadium, dunque, si accompagnerà quella sul Louis Armstrong, imitando quanto già accade in Australia, con doppia “night session” sulla Rod Laver Arena e sulla Margaret Court Arena. Per lo Us Open è la prima volta in assoluto. Il nuovo Louis Armstrong vedrà scattare il programma alle 11 del mattino (le 17 in Italia) e ospiterà tre match (anziché quattro), ma si ripartirà alle 19 con due match (un singolare maschile e uno femminile). Tale programma andrà avanti fino al sabato della prima settimana. Traduzione: ci saranno sei sessioni in più, con la possibilità di aumentare il numero degli spettatori e il conseguente incasso.
UN MATCH IN MENO SULL'ARTHUR ASHE
La policy non è totalmente incentrata sul business: il 50% dei posti del nuovo stadio (circa 7.000) saranno aperti a tutti i possessori di un biglietto, mentre i restanti saranno riservati a chi acquista un posto specifico, per la sessione diurna o quella serale. I calcoli sono semplici: con l'aggiunta di sei sessioni serali, lo Us Open potrà raccogliere fino a 42.000 spettatori in più, senza dimenticare quelli della sessione diurna: con un impianto così capiente, saranno di più rispetto al passato. Novità anche sull'Arthur Ashe Stadium, il cui programma è leggermente impoverito: si partirà alle 12 (le 18 italiane) con due soli match, mentre la sessione serale è prevista alle 19. La decisione è spiegata dalla necessità di garantire un orario certo di inizio del programma serale. Negli anni, in effetti, è spesso capitato che il programma diurno andasse per le lunghe, costringendo a un forte ritardo l'inizio della sessione serale (va detto che ci sono 45-50 minuti “fisiologici” per svuotare l'impianto prima di consentire l'accesso al pubblico del serale). Con la nuova programmazione, dovrebbe esserci meno “traffico” nei vialetti del Billie Jean King National Tennis Center. “Siamo incredibilmente entusiasti di dare vita al nuovo Louis Armstrong Stadium, con la nascita di una seconda sessione serale per la prima volta nella storia del torneo – ha detto la presidentessa USTA Katrina Adams – il tennis notturno e lo Us Open sono sinonimi: alcune delle partite più memorabili nella storia del torneo si sono giocate in notturna”. La vendita dei biglietti non è ancora partita: sarà interessante verificare la differenza di prezzo tra i due stadi principali, soprattutto per la sessione diurna, in cui il Louis Armstrong avrà un match in più. Al di là di questo, sarebbe molto sorprendente se lo Us Open 2018 non facesse registrare un record di pubblico. Anzi, potrebbe persino insidiare il record assoluto dell'ultimo Australian Open: oltre 740.000 spettatori paganti.