Un buon Andreas Seppi va prima avanti di un set e un break, e poi arriva a due match dal match contro Gilles Muller, ma il lussemburghese lo doma vincendo due tie-break, e conquista i quarti a Sofia. La trama dei loro match è sempre la stessa: giocano alla pari, ma ad Andreas manca sempre qualcosa.E pensare che una volta lo batteva sempre. Le quattro sfide giocate fra Andreas Seppi e Gilles Muller fra 2007 e 2012 hanno dato tutte ragione all’altoatesino, poi il trend si è invertito, e al tennista lussemburghese sono bastati meno di due anni per restituire il poker. Ha trovato la prima vittoria nel 2016 a Rotterdam, la seconda e la terza nel 2017, prima a Miami e poi a ‘s-Hertogenbosch, e la quarta al DIEMA XTRA Sofia Open, al termine del confronto più delicato di tutti. L’azzurro ha sentito profumo di vittoria per due ore e mezza, arrivando a due punti dal match, ma ai quarti di finale ci va il 34enne di Lussemburgo, numero 3 del tabellone e 28 della classifica ATP, a segno in rimonta per 4-6 7-6 7-6. È successo più o meno ciò che è capitato nelle loro ultime sfide: giocano alla pari, Seppi dà l’impressione di potercela fare, ma quando arriva il momento di andare a vincere la partita gli manca sempre qualcosa. Lo racconta bene il bilancio dei tie-break: nelle ultime quattro partite ne hanno giocati sei e Seppi li ha persi tutti. Non è un caso. La differenza è che quando la palla scotta Muller riesce ad aiutarsi col servizio e non regalare nulla, mentre Andreas un errorino lo commette sempre, e contro certi giocatori non se lo può permettere. Tuttavia, stavolta l’unico vero rimpianto non è per i due tie-break, ma per gli errori che hanno ridato fiducia al rivale in avvio di secondo set, quando per Seppi stava funzionando tutto bene. Nel primo set aveva trovato immediatamente il break e l’aveva conservato con precisione e attenzione, servendo alla grande, rispondendo spesso e facendo correre l’avversario, e sembrava destinata ad andare così anche nel secondo, iniziato esattamente allo stesso modo. Muller ha tremato ancora, Seppi gliel’ha fatta pagare e si è portato di nuovo avanti di un break. Ma il finale è stato ben diverso. DUE SOLI PUNTI DECIDONO UN MATCH
Il break è tornato immediatamente indietro, e Muller si è finalmente svegliato. Quando fatica a trovare la prima di servizio il mancino lussemburghese fa poca paura: è vero che negli anni i suoi colpi di rimbalzo sono cresciuti molto, fino a portarlo a un soffio dai primi 20 del mondo, ma tutto viene dopo il servizio. Se è costretto a lottare per vincere ogni scambio, per lui la vittoria si allontana tremendamente. Se invece la battuta gli dà una buona dose di punti e fiducia, riesce a giocare più rilassato anche nei game di risposta, e il resto funziona di conseguenza. È andata così nel secondo set: ha ritrovato la prima e ha iniziato a farsi pericoloso. Seppi gli ha negato ben quattro palle del 5-3 e servizio e sul 5-5 si è preso un’inattesa e preziosissima palla-break, ma Muller ha fatto buona guardia col servizio e poi ha risolto il set nel settimo punto del tie-break, aggredendo a dovere una seconda palla di Andreas. È finito al tie-break anche il set decisivo, di nuovo favorevole al lussemburghese. Stavolta, però, Seppi ha qualche colpa in più, per il rovescio spedito lungo nel palleggio sul 2-1. Sulla terra rossa poteva essere un dettaglio, mentre sul veloce al coperto, con Gilles Muller, è stato sufficiente per obbligarlo a dire addio al successo. “Giocare contro Seppi non è mai facile – ha detto il vincitore –, perché è un grande lottatore e nei match combattuti non molla mai. All’inizio non ho trovato il mio miglior tennis, ma sono riuscito a rimanere concentrato e a continuare a provarci. Alla fine la fortuna è girata dalla mia parte”. Vero, ma ha meritato il successo. Per lui ci saranno i quarti contro Copil, per Seppi un aereo con destinazione Rotterdam, dove sabato giocherà le qualificazioni.

ATP 250 SOFIA – Secondo turno
Gilles Muller (LUX) b. Andreas Seppi (ITA) 4-6 7-6 7-6