Novità in vista da Tokyo 2020: per classifica si guadagneranno un posto ai Giochi sempre i primi 56 del ranking, ma gli otto posti per sesso a disposizione dell'ITF verranno distribuiti diversamente. Si qualificheranno i vincitori di Giochi Panamericani, Asian Games e African Games, mentre per Europa e Oceania conteranno le classifiche ATP e WTA, ma con criteri più inclusivi.L’amore fra tennis e Olimpiadi non è mai sbocciato del tutto, come testimoniato dai tanti forfait agli ultimi Giochi di Rio de Janeiro, col timore (poi rivelatosi del tutto infondato) per il virus Zika sfruttato da molti per celare altre motivazioni. Per questo, l’ITF vuole provare a rafforzare il rapporto, e ha deciso di farlo con una piccola rivoluzione: da Tokyo 2020 per accedere ai Giochi non varranno più solo le classifiche ATP e WTA, alle quali oggi si aggiunge il cosiddetto “good standing” con la Federazione di appartenenza, ma ogni continente avrà a disposizione anche dei criteri di qualificazione diversi, approvati dal CIO nel meeting tenuto nei giorni scorsi ai Giochi invernali di Pyeongchang. I posti garantiti dalla classifica mondiale saranno comunque 56 sia nel maschile sia nel femminile, come avvenuto nelle scorse edizioni, ma cambierà il criterio di assegnazione degli otto “spot” nelle mani dell’ITF. Due saranno sempre wild card, che la Federazione Internazionale potrà stabilire a piacimento, mentre gli altri sei posti verranno assegnati dalle cosiddette “qualificazioni continentali”, che daranno ai Giochi Continentali organizzati in America, Asia e Africa la funzione di eventi di qualificazione, un po’ come i cosiddetti “trials”, delle gare adottate in tante nazioni (i più noti sono quelli americani) che ai migliori regalano la qualificazione Olimpica. Per l’America farà fede l’edizione 2019 dei Giochi Panamericani, in programma dal 26 luglio all’11 agosto del prossimo anno a Lima (Perù), con in palio la qualificazione Olimpica per vincitore e finalista di entrambi i tabelloni. Il continente asiatico, invece, garantirà un posto alle Olimpiadi già quest’anno, ai due vincitori degli Asian Games di Jakarta e Palembang, in Indonesia, dal 18 agosto al 2 settembre, mentre l’Africa spedirà ai Giochi Olimpici i vincitori degli African Games che si giocheranno il prossimo anno a Luksaka, in Zambia.
NECESSARIO ESSERE FRA I PRIMI 300 DEL MONDO
Discorso diverso per Europa e Oceania, che invece non prevedono rassegne continentali che concentrino gli sport Olimpici. Le due wild card per continente verranno assegnate al giocatore e alla giocatrice più in alto nella classifica ATP e WTA fra gli esclusi dal “taglio” dei 56, a patto che questi non appartengano a una nazione già presente con altri tennisti, e siano fra i primi 300 della classifica all’8 giugno 2020 Ucondizione necessaria anche per i qualificati nei vari tornei continentali). Per intenderci, al momento a livello femminile la wild card europea andrebbe alla svedese Johanna Larsson (83 WTA), quella dell’Oceania alla neozelandese Marina Erakovic, numero 223. Fra gli uomini, invece, il posto europeo sarebbe del rumeno Marius Copil, salito al numero 74 con la recente finale a Sofia, mentre quello dell’Oceania resterebbe vacante, perché oggi il miglior giocatore non australiano (nazione già rappresentata, quindi da scartare per l’leggibilità) è il neozelandese Rubin Statham, fuori di una decina di posizioni dalla top-300. “L’assegnazione di posti attraverso le Qualificazioni Continentali – ha detto il presidente ITF David Haggety – è un cambiamento significativo: crediamo possa favorire una maggiore partecipazioni di atleti di alto livello alle competizioni continentali, e anche allargare la base di nazioni che possono arrivare a competere nel Torneo Olimpico”. Nel 2020 le Olimpiadi torneranno nella capitale del Giappone per la terza volta, dopo 1940 e 1964, ma per il tennis (reintrodotto ufficialmente nel 1992) sarà la prima volta a Tokyo. Il Torneo Olimpico si giocherà sui campi dell’Ariake Coliseum, lo stesso che da anni ospita l’ATP 500, e che proprio in queste settimane è chiuso per la ristrutturazione in vista dei Giochi a Cinque Cerchi.