In un'intervista con il Desert Sun, l'ex n.2 ATP sosteneva di aver cessato l'attività ATP. Oggi arriva un comunicato della sua compagnia di management in cui smentisce tutto. “A parte esibizioni e Champions Tour, potrei giocare ancora in doppio”. Notizie ufficiali sul suo futuro arriveranno dopo Indian Wells.

Fervono i preparativi per il primo Masters 1000 stagionale, Il BNP Paribas Open di Indian Wells. Quest'anno si partirà prima, poiché l'Indian Wells Tennis Garden ospiterà un torneo Challenger a partire dal 24 febbraio, peraltro con un buon campo di partecipazione. A dirigere il torneo, per il secondo anno di fila, ci sarà Tommy Haas. Il tedesco sta per compiere 40 anni e non si è ufficialmente ritirato, anche se ha fatto discutere – e scatenato una reazione – una sua recente intervista al Desert Sun. Parlando degli impegni a Indian Wells, avrebbe detto che la sua carriera nel tennis professionistico è da considerarsi terminata, anche perché non riesce più a mantenere certi ritmi in allenamento. “La verità è che il 3 aprile compirò 40 anni, e il corpo cambia – avrebbe detto – e adesso voglio anche godermi la mia vita fuori dal tennis, con lo sci e altre attività. Ho due figli che stanno crescendo e voglio essere in grado di fare certe cose, evitando di mettere troppo alla prova il mio fisico”. Tempo qualche giorno, ed è arrivata una replica di e|motion, la società che rappresenta Haas e che – tra le varie attività – organizza il torneo ATP di Stoccarda.

UNO SPIRAGLIO PER IL DOPPIO
Più che una smentita a quanto uscito sul Desert Sun, c'è una serie di precisazioni. La notizia è che Tommy non si sente ancora un ex giocatore. O meglio, nonostante nove interventi chirurgici alla spalla martoriata, non vuole escludere la possibilità di giocare ancora qualche partita. “L'intervista con il Desert Sun ha generato confusione nei media e nel mondo del tennis” inizia il comunicato di e|motion, che poi lascia la parola al diretto interessato. “Nel corso dell'intervista non ho annunciato alcun ritiro dal tennis, ma voglio mantenere aperta la possibilità di giocare in doppio”. Pur confermando che giocherà alcune esibizioni e farà il suo esordio nell'ATP Champions Tour (il circuito dei veterani), Haas ha precisato quanto segue: “È del tutto possibile che quella contro Roger Federer a Stoccarda resti la mia ultima vittoria nel tour ATP, e che il match contro Jan Lennard Struff a Kitzbuhel sia stato l'ultimo. Tuttavia, se sentissi ancora la voglia di giocare, voglio tenere aperto uno spiraglio per competere ancora in doppio”. Il comunicato ipotizza che Haas potrebbe voler imitare Lleyton Hewitt, ritiratosi nel 2016 ma che non ha mai davvero appeso la racchetta al chiodo, giocando ancora qualche doppio. In particolare, ha giocato uno splendido Australian Open insieme a Sam Groth. “Sarà compito di Tommy informare i suoi numerosi fans, con chiarezza, quando avrà davvero deciso di smettere di giocare – ha detto Edwin Weindorfer, consulente di Haas e CEO di e|motion – adesso è molto impegnato per il torneo di Indian Wells, ma ci sarà una dichiarazione precisa e concreta da parte sua dopo il BNP Paribas Open”.