La programmazione intensa di Stefano Travaglia sta pagando: nel giro di 15 giorni è passato da Quito a Marsiglia, via New York, ma i risultati gli han dato ragione. All'Open 13 ha vinto la sua quarta partita nel Tour, battendo facilmente la wild card Gaston, e giovedì se la vedrà con Tomas Berdych. Al secondo turno anche Fabbiano: battuto Auger-Aliassime.Nel tennis la fortuna aiuta, ma bisogna anche andarsela a cercare. Un compito che sta diventando la specialità di Stefano Travaglia, che nell’ultimo periodo si è dimenticato superfici e continenti, lanciandosi in un tour de force nel circuito ATP che la dice lunga sulla sua voglia di emergere. Due settimane fa ha giocato sulla terra di Quito, la scorsa settimana sul cemento indoor di New York, e all’indomani della dolorosa sconfitta contro Jeremy Chardy nella Grande Mela ha preso un aereo per l’Europa, con l’obiettivo di arrivare in tempo per le qualificazioni dell’ATP 250 di Marsiglia. Lui ha fatto il suo superandole con due vittorie in due set, prima contro la stellina australiana Alexei Popyrin e poi contro il tedesco Yannick Maden (seppellito con 22 ace), e la sorte l’ha premiato offrendogli un primo turno da metterci la firma contro il francese Hugo Gaston, grande speranza del tennis francese, alla prima apparizione in carriera in un torneo del circuito ATP. L’occhio del direttore dell’Open 13 Jean-François Caujolle, sempre attentissimo verso le potenziali star del futuro, gli ha fruttato una wild card, ma il 17enne numero 4 della classifica mondiale under 18 ha vinto giusto qualche partita a livello Futures, e non è ancora pronto per certi palcoscenici. Le premesse, fondate su un titolo all’ultimo Orange Bowl e pure al recente Australian Open junior (seppur in doppio) dicono che può diventare un ottimo giocatore, ma Travaglia ha avuto vita facile, passando con un doppio 6-2 in appena 59 minuti di gioco. Il servizio dell’ascolano ha funzionato come nelle qualificazioni, la seconda palla del giovane si è rivelata troppo tenera, e sul Court Central non c’è praticamente mai stata partita.
TRAVAGLIA SFIDA TOMAS BERDYCH
Un’altra buona notizia in casa Tennis Training School di Foligno, dopo la vittoria di lunedì sera di Thomas Fabbiano contro Felix-Auger Aliassime, coetaneo di Gaston e altro “investimento” di Caujolle. Il canadese è sicuramente più pronto per competere a certi livelli, ha vinto due tornei Challenger ed è già vicino ai primi 150 della classifica mondiale ATP, ma Fabbiano ha molta più esperienza, sfruttata a dovere per spuntarla per 6-3 6-4. È un punteggio che non racconta a dovere l’equilibrio mostrato dal campo, ma ciò che conta è che il pugliese ha conquistato buona parte dei famosi punti importanti, raccogliendo il primo successo del suo 2018. Per Thomas al secondo turno ci sarà il bosniaco Damir Dzumhur, che nel 2017 sul veloce al coperto ha conquistato due titoli ATP (a San Pietroburgo e Mosca), ma per caratteristiche non spaventa troppo l’azzurro, che peraltro proprio nella capitale russa gli strappò un set per 6-0. Per Travaglia, invece, c’è un duello decisamente più affascinante contro la quarta testa di serie Tomas Berdych, che parte dal secondo turno grazie a un bye. Il ceco ha iniziato alla grande la stagione, arrivando ai quarti all’Australian Open, e il ritiro della scorsa settimana a Rotterdam (dovuto all’influenza) è ormai acqua passata. Sarà un match durissimo, ma quello che conta per l’ascolano è la possibilità di affrontare un big, e mettere nel serbatoio ancora un po’ di quell’esperienza che matura soltanto confrontandosi con i migliori. Cercare di conquistare la top-100 passando dal circuito maggiore è sicuramente più complicato, ma resta la strada migliore, perché se ci sono i mezzi permette di costruirsi un livello degno della categoria. Dopotutto, se arrivare fra i primi 100 è importante, saperci stare a lungo lo è ancora di più.

ATP 250 MARSIGLIA – Primo turno
Stefano Travaglia (ITA) b. Hugo Gaston (FRA) 6-2 6-2
Thomas Fabbiano (ITA) b. Felix Auger-Aliassime (CAN) 6-3 6-4