Dura 64 minuti il confronto fra Sara Errani e Angelique Kerber al WTA Premier di Dubai. Dopo un primo set equilibrato la tedesca prende il largo, grazie a un parziale di 5 giochi consecutivi. Ma Sara è sulla buona strada per recuperare terreno. Tornare fra le prime 100 entro la primavera può essere un obiettivo.Il 2-1 nei precedenti era in qualche modo incoraggiante, ma dai tre match del 2012 fra Sara Errani e Angelique Kerber ne è passata di acqua sotto i ponti. L’azzurra ai livelli della finale del Roland Garros non ci è più tornata, mentre la tedesca sarebbe esplosa quattro anni dopo, fino a conquistare due Slam e la prima posizione della classifica WTA, esprimendo un tennis non tanto diverso da quello mostrato in avvio di 2018. In meno di due mesi la Kerber aveva già vinto 17 partite, e ha fatto 18 contro la romagnola sul Campo 1 del Dubai Duty Free Tennis Championships, imponendosi per 6-4 6-2. Per battere la miglior Kerber serve un match quasi perfetto: bisogna saperla aggredire, sbagliare meno di lei e – spesso – anche sperare che non sia nella sua miglior giornata. Sara ce l’aveva fatta due volte nel giro di quattro mesi, nei due tornei più importanti della sua carriera (Roland Garros e Us Open 2012), ma anche se c’è da star certi che nelle top-100 ci tornerà con agio già nel corso di questa stagione, pensare di rivederla a certi livelli è esagerato. Perciò, perdere in due set con la trentenne di Brema è un risultato nell’ordine delle cose, anche contro una Kerber che per buona parte del primo set non ha emozionato. Ma quando c’è stato bisogno di cambiare passo l’ha fatto alla grande, mostrando una superiorità che in questo momento è fuori discussione. “Sarita” aveva recuperato un break di svantaggio ed era salita sul 4-3, con la solita grinta che la contraddistingue, ma lì la Kerber ha fatto la Kerber. Uno dopo l’altro si è presa cinque game di fila, sufficienti per conquistare il primo set e prendere il vantaggio decisivo nel secondo.
OBIETTIVO TOP-100 PRIMA DELLA TERRA
Per l’azzurra l’unica vera chance di rientrare nel match è arrivata nel quarto game del secondo set, quando l’avversaria è tornata a commettere qualche errore e le ha consegnato una palla-break per il 2-2. Ma non c’è stato niente da fare: l’ha cancellata e nel game successivo ha allungato ancora di più, fino a mettere fine alla contesa in appena 64 minuti. Alla Errani non si possono imputare particolari colpe: l’avversaria è più forte e più in forma, e ha anche più fiducia nel proprio tennis, dopo l’estrema crisi del 2017. Sara può prenderla come esempio: lo scorso anno “Angie” non sembrava nemmeno una brutta copia della sua miglior versione, ma ha trovato il modo per rinascere e se continuerà a macinare vittorie su vittorie la ritroveremo presto nelle posizioni più importanti della classifica. Per Sara, ancora in attesa della sentenza del TAS di Losanna sui ricorsi al caso letrozolo, il primo obiettivo deve essere invece il ritorno nella top-100, prezioso soprattutto in primavera, per evitare le qualificazioni e potersi programmare con maggiore serenità nei suoi amati tornei sulla terra battuta. Anche se nelle ultime stagioni ha dimostrato di saper raccogliere risultati simili anche sul cemento, l’apporto della terra resta fondamentale, ed è per quella fetta dell’anno che Sara dovrà farsi trovare prontissima, e raccogliere tutto il possibile. Nel corso degli anni si è lamentata perché il numero degli appuntamenti è andato costantemente in calo, ma la possibilità di giocare sul rosso per un paio di mesi c’è. Teoricamente, le sue reali possibilità per il futuro dovrebbero diventare più chiare in quel periodo.

WTA PREMIER DUBAI – Secondo turno
Angelique Kerber (GER) b. Sara Errani (ITA) 6-4 6-3