Un pugno di imprenditori e un dirigente locale molto attivo: con questi due ingredienti, la Liguria – o meglio, la città di Genova – ha ottenuto un traguardo inedito nella storia del tennis italiano: ottenere l'assegnazione di due match di Coppa Davis e Fed Cup a distanza di due settimane. Era già nota l'assegnazione di Italia-Francia, valida per i quarti di Coppa Davis: adesso Genova farà il bis con Italia-Belgio, inatteso match per tornare nel World Group I di Fed Cup. L'appuntamento sarà nel weekend del 21-22 aprile e si giocherà allo Stadio Beppe Croce di Valletta Cambiaso, dove peraltro i lavori sono già iniziati. Si tratta di uno dei pochissimi stadi tennistici permanenti in Italia, dotato di buona capienza (almeno per la Davis sarà necessaria la costruzione di tribune supplementari, un po' come accadde nel 2009 con Italia-Svizzera) e di una buona tradizione. Dal 2003, Genova ospita un fortunato ATP Challenger nella seconda settimana dello Us Open. Insieme a Caltanissetta, è l'unico in Italia ad avere il montepremi massimo per un torneo di categoria (127.000 euro). Genova ha una tradizione che parte da lontano: intanto ospita due dei circoli più in vista del Paese: il Tennis Club Genova 1893 e il Park Tennis Club, poi ha accolto quattro edizioni di un fortunato torneo ATP. Grazie alla sponsorizzazione di IP, Genova acquistò la data da Bari e tra il 1990 e il 1993 ha visto passare grandi specialisti della terra battuta, tra cui Thomas Muster e Andrei Medvedev. Per una decina d'anni la città è scomparsa dai radar, salvo tornare con il Challenger e poi con lo storico match del 2009, quando l'Italia accolse la Svizzera di Federer e Wawrinka.
“UN'IMPRESA TITANICA”
La vivacità organizzativa è poi proseguita negli anni successivi: prima l'AON Open Challenger ha vinto il premio come miglior Challenger al mondo, poi c'è stata la doppia organizzazione delle finali di Serie A1 (2014) e il primo turno di Fed Cup del 2015, una sfortunata sconfitta contro la Francia (match che segnò l'ultimo doppio Errani-Vinci, Olimpiadi escluse). “Era già un sogno riportare a Genova la Davis, poi a Chieti è successo qualcosa di inimmaginabile, con la vittoria sulla Spagna – ha detto Andrea Fossati, presidente del Comitato Regionale Ligue – allora abbiamo deciso di proporre alla FIT la doppia sfida. Abbiamo fatta squadra con Regione, Comune e Camera di Commercio. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza gli imprenditori di Mytennis”. Quest'ultima è la società che gestisce il centro di Valletta Cambiaso e organizza il torneo Challenger. Tra l'altro, lo scorso anno aveva conferito a Sergio Palmieri l'incarico di direttore del torneo. “Italia-Francia era già di per se un impegno economico e di risorse straordinariamente importante – ha detto Mauro Iguera di MyTennis – ma combinato con la Fed Cup diventa una impresa titanica. Sono certo che le aziende genovesi ci sosterranno e il pubblico risponderà con il tutto esaurito. Per gli appassionati di tennis e per Genova sarà un mese di aprile strabiliante”. Sul piano tecnico, come ha ricordato Tathiana Garbin in un'intervista con il Secolo XIX, è stata scelta la terra battuta in quanto superficie migliore per le azzurre e peggiore le belghe, la cui competitività gira attorno a Elise Mertens, mentre per il ruolo di seconda singolarista dovrebbe essere favorita Alison Van Uytvanck, già quartofinalista al Roland Garros. Ovviamente l'Italia punterà su Sara Errani, mentre sarà lo stato di forma del momento a stabilire chi giocherà come singolarista numero 2.