Incredibile capitombolo di Garbine Muguruza: opposta a Sachia Vickery, numero 100 WTA, vince nove dei primi undici game ma poi crolla alla distanza. Senza un'apparente ragione, non ha saputo contrastare il rovesciamento della dinamica della partita. “Le giocatrici meno esperte si esaltano quando affrontano le top-players”.

Le facce nel suo clan, da Sam Sumyk a Conchita Martinez, passando per la fisioterapista Alicia Cebrian, erano tutte un programma. In una giornata già colma di sorprese, il BNP Paribas Open ha raccolto anche l'eliminazione di Garbine Muguruza, franata alla distanza contro Sachia Vickery. Una sconfitta che fa male, perché per un'ora è stato un match di routine, se non una passeggiata. Avanti 6-2 3-0 e 40-0, la spagnola si è infilata in un tunnel, regalando alla qualificata americana il primo successo contro una top-10. Dopo due ore e dodici minuti, il tabellone dello Stadium 1 recitava 2-6 7-5 6-1 per la Vickery “Ho solo cercato di lottare su ogni punto e restare in partita – ha detto l'americana – il pubblico è stato straordinario e mi ha sostenuto, l'atmosfera mi ha dato una mano anche se non stavo troppo bene fisicamente”. Sul 3-0 nel secondo ci sono stati una serie di scambi molto lunghi, in cui la Vickery ha provato (con successo) a tenere in campo più palle possibili. Ce l'ha fatta, portando la Muguruza a un progressivo spegnimento. “Ho lavorato duramente per tanti anni e c'ero andava vicina… questa è la notte più bella della mia carriera, non potrei essere più felice”. A parte i 26 colpi vincenti (mischiati a 30 errori), la Vickery ha mostrato una notevole fase difensiva, correndo anche sulle palle più improbabili. Questo ha innervosito la Muguruza, che ha finito col commettere 45 errori gratuiti. Battendo la numero 3 del mondo, Sachia ha di gran lunga ottenuto la migliore vittoria in carriera. Un paio di mesi fa, ad Auckland, aveva superato la n.28 Agnieszka Radwanska. Non era mai andata oltre.

CROLLO NEL FINALE
“All'inizio ero nervosa, perché non avevo mai giocato su un campo così importante, mentre per lei è la norma – ha continuato la Vickery – quindi nel primo set ho faticato un po' e sono stata travolta dai nervi. Nel secondo li ho messi fa parte, ho trovato la fiducia necessaria e il pubblico mi ha seguito”. È comunque il miglior momento della sua carriera, poiché lunedì scorso ha ottenuto il best ranking al numero 100 WTA. Mai al terzo turno di un Premier Mandatory, adesso se la vedrà con la rampante Naomi Osaka. La Vickery non è un fenomeno, però gioca con passione e ha una buona lucidità tattica. A un certo punto, ha capito che la Muguruza era molto incerta dal lato del dritto e ha spinto da quella parte. Un break a zero l'ha portata sul 4-4 nel secondo, poi ha effettuato il primo sorpasso sul 5-4. Garbine ha provato a tenere duro, ha anche avuto un paio di chance per allungare il secondo set al tie-break. Ha annullato tre setpoint, ma nel quarto c'è stato un dritto vincente che ha allungato il match al terzo. La spagnola non era mentalmente pronta a giocare ancora, e dall'1-1 al terzo ha ceduto cinque giochi di fila. Ha chiuso perdendo 12 degli ultimi 14 punti. Dopo la partita, ha insistito nel ribadire che avrebbe “imparato molto” da questa sconfitta. “La riguarderò e vedrò cosa è andato storto. Avevo il controllo, poi è scivolato via. Quando le giocatrici senza troppa esperienza giocano con le più forti, sono molto motivate. Riescono a elevare il loro rendimento. Credo che sia andata così: lei era esaltata, ha vinto i punti chiave e alla fine aveva più fiducia di me. Io ho commesso qualche errore, ma lei ha meritato di vincere”.

WTA PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS – Secondo Turno
Sachia Vickery (USA) b. Garbine Muguruza (SPA) 2-6 7-5 6-1