Tutto facile per Roger Federer a Indian Wells: batte Krajinovic in meno di un'ora e centra gli ottavi, dove ad attenderlo troverà Jeremy Chardy. Sembra che il tempo sia tornato indietro, con la differenza che non ci sono gli avversari più tosti. Roger torna a parlare della stagione sul rosso: “Sarebbe bello ritrovare Rafa al meglio dei cinque set, ma non so se avrei più chance”.

Sembra di essere tornati a una decina d'anni fa. A 36 anni e mezzo, Roger Federer sta dominando il circuito ed è arrivato a metà marzo ancora imbattuto, con 14 vittorie e un ottavo da giocare a Indian Wells contro il numero 100 ATP, il redivivo Jeremy Chardy. C'è poco da dire sul 6-2 6-1 con cui ha superato Filip Krajinovic, irriso anche a gioco fermo: colpendo d'istinto una palla dopo una prima di servizio out, Federer ha giocato una smorzata che è tornata indietro dopo il rimbalzo, tornando nel suo campo e ingannando i due raccattapalle a rete. È stata l'immagine simbolo di un pomeriggio di relax, perfetto per chi deve stare attento alle energie da spendere. Nei primi game il serbo aveva provato a dare battaglia, controbrekkando e portandosi sul 2-2. Da lì in poi, Roger ha raccolto sette giochi consecutivi (con in mezzo 17 punti di fila) e dieci degli ultimi undici. “Sono stato aggressivo e ho avuto la sensazione che non gli piacesse gestire il mio slice, allora ho mixato il gioco con alcune smorzate – ha detto Federer – credo che il piano abbia funzionato bene. Inoltre mi sono divertito, penso sia stato un buon match”. Federer è in corsa per diventare il più anziano a vincere il BNP Paribas Open e ha vinto 14 degli ultimi 15 set giocati nei Masters 1000. L'ultimo lo ha perso a Shanghai contro Juan Martin Del Potro. Secondo molti, il più accreditato ad affrontarlo in finale dopo una serie di eliminazioni eccellenti. “Credo che Krajinovic possa giocare molto meglio di quanto abbia fatto oggi – ha ammesso Federer – forse ha faticato perché non ci eravamo mai affrontati". Gli incastri di classifica lo obbligheranno a vincere altre due partite per restare al numero 1, ma la faccenda è secondaria. Da aprile, sarà Rafael Nadal a dover difendere una montagna di punti. È possibile che Rafa possa tornare al numero 1, ma in questo momento Federer è in una posizione migliore, soprattutto in prospettiva. Come detto, adesso troverà quel Chardy con cui ha vinto tre volte su quattro (l'unica sconfitta è arrivata quattro anni fa a Roma, al fotofinish).

SUGGESTIONE TERRA BATTUTA
Dopo il match, c'è stato spazio per toccare altri argomenti. In virtù della nazionalità di Krajinovic, gli hanno chiesto un'opinione sul momento di Novak Djokovic. “Non so esattamente che tipo di infortunio abbia. Ci conosciamo bene, ma non l'ho visto di recente. Posso dire che il Novak visto qui e in Australia non era la versione che conosciamo. Ha bisogno di tempo, si cerca sempre di evitare l'operazione, spesso vista come ultima spiaggia. Spero che possa recuperare al 100%, così come lo auguro a Wawrinka, Nishikori e Murray”. Djokovic si è auto-eliminato, mentre a Indian Wells non si è neanche presentato il suo rivale più storico, Rafael Nadal. “Quando Novak e Rafa ci sono e stanno bene, si sente un ambiente diverso”. Federer dovrà abituarsi a ricevere parecchie domande sull'imminente stagione sulla terra battuta. L'anno scorso ha lasciato perdere, quest'anno sembra esserci il margine per un'avventura affascinante. “Non ho ancora preso decisioni, e comunque non sarò condizionato dal rendimento di Nadal o Djokovic. Dipenderà da quello che vorrò fare io e come starò fisicamente”. Sul piano tecnico, lo svizzero ha rovesciato la dinamica della rivalità con Nadal grazie a un rovescio più aggressivo, anticipato… splendido. “Non so se questo colpo mi possa dare una mano contro Rafa sulla terra. È il giocatore che si muove meglio su questa superficie e non ci affrontiamo da parecchio sul rosso. Certamente mi piacerebbe ritrovarlo, magari in un match al meglio dei cinque set. Tuttavia, non c'è alcuna certezza che io abbia più chance rispetto al passato. È il più grande di sempre su questa superficie, peraltro con un ampio margine sugli altri”. Risposta signorile ma anche tattica: volendo interpretarla, sembra che Roger abbia più di un prurito pensando alla terra battuta, molti di più di quanti ne avesse l'anno scorso, nonostante il parere negativo del suo ex coach Stefan Edberg. D'altra parte, un secondo Roland Garros lo farebbe diventare l'unico dell'Era Open a vincere tutti gli Slam per almeno due volte: Rafa c'è andato vicino in due occasioni (gli manca l'Australian Open). Per Roger, sempre più vicino ai 100 titoli ATP e attento alla storia, potrebbe essere un traguardo affascinante. Se ne parlerà ancora, la decisione arriverà tra qualche settimana.

ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Terzo Turno
Roger Federer (SUI) b. Filip Krajinovic (SRB) 6-2 6-1