L'occasione mancata per battere Simona Halep ha fatto imbestialire la francese Oceane Dodin. Al rientro negli spogliatoi ha scaraventato il cellulare contro il muro e ha chiesto al padre di cancellarla da tutti i tornei, perché non avrebbe mai più giocato a tennis. "Mio padre mi ha detto che sono pazza, e mi ha suggerito di vedere uno psicologo".Quando ha coniato la sua celebre frase “il tennis l’ha inventato il diavolo”, Adriano Panatta ha riassunto in sette parole vizi e virtù di uno degli sport più affascinanti del mondo, in positivo e in negativo. Perché prima del duello con l’avversario viene la battaglia contro se stessi, e come succede di perdere nelle giornate di grazia capita anche di vincere quando invece non funziona quasi nulla. Il buon giocatore è anche quello che prende tutto ciò che viene, senza esaltarsi troppo per una vittoria o buttarsi giù per una sconfitta, perché la logica, nel tennis, non dice quasi mai la verità. Lo sa bene Oceane Dodin, la grande delusa del giovedì del Miami Open, dove dopo essere stata ripescata come lucky loser è andata davvero a un soffio dall’eliminare la numero uno del mondo Simona Halep. La rumena non sta trovando il suo miglior tennis, situazione che genera nervosismo e non le permette di giocare come potrebbe, ma dopo due ore abbondanti è riuscita comunque a spuntarla, per 3-6 6-3 7-5. Una sconfitta che per la 21enne di Lilla, numero 98 del mondo, sembrava portare in dote tanta fiducia e la consapevolezza di potersela giocare anche con le più forti, un po’ svanita in un periodo avaro di risultati. Dopotutto, il suo torneo era finito nelle qualificazioni, ma è ricominciato grazie alla fortuna e per poco non le regalava la miglior vittoria in carriera, sul Centrale di uno dei tornei più importanti al mondo. Ma il tennis è strano, e invece di cogliere il lato positivo del KO, la Dodin è uscita dal campo letteralmente imbestialita. “Sono disgustata da me stessa – ha raccontato – e piuttosto di arrendermi 7-5 al terzo avrei preferito perdere 6-0 6-0. Non sto attraversando un buon periodo, e avevo bisogno di ritrovare un po’ di fiducia. Sarebbe bastato vincere questo match per dare una svolta alla situazione, ma non ci sono riuscita. E sono davvero delusa”."CANCELLAMI DAI TORNEI, VOGLIO SMETTERE"
In effetti, il punteggio dice 7-5 al terzo per l’avversaria, ma non racconta che nel terzo Oceane è stata avanti 4-2 e servizio, arrivando a due punti dal 5-2. Tuttavia, dall’altra parte c’era pur sempre la numero uno, dettaglio che la francese sembra non aver proprio considerato. “Ho giocato un buon primo set, poi nel secondo sono calata, ma nel terzo ho ripreso a comandare il gioco, a sorpresa anche per me. Sono stata avanti 4-2 30-0 (in realtà 30-30, ndr), ma per tutto l’incontro ho avuto problemi col servizio. Ho commesso quasi venti doppi falli, e non sono riuscita a risolvere la difficoltà. Contro certe giocatrici la parte più difficile arriva quando ci sono da chiudere le partite, e io per farlo avrei avuto bisogno del servizio. Arrivare sul 4-2 e perdere è disgustoso. Non posso nemmeno dire di aver avuto paura di vincere. Sono semplicemente disgustata del tennis, è uno sport terribile. Mio padre (che è anche il coach, ndr) è felice di come ho giocato, mentre io di questo incontro mi ricordo solo gli aspetti negativi”. Al rientro negli spogliatoi, la tennista francese ha scaraventato il suo cellulare contro il muro, e si è sfogata col padre. Era talmente nera di rabbia che gli ha detto di avere intenzione di non giocare mai più a tennis. “Gli ho chiesto – ha spiegato a freddo, dopo aver superato la delusione iniziale – di cancellarmi immediatamente da tutti i tornei ai quali ero iscritta. Per fortuna delle iscrizioni se ne occupa lui, e io non ho i codici di accesso alla Player Zone, altrimenti l’avrei fatto da sola. Mi ha detto che sono completamente pazza, e che se penso di smettere di giocare a tennis dopo aver perso 7-5 al terzo contro la numero uno del mondo farei bene a incontrare uno psicologo. Quindi, alla fine abbiamo deciso che continuerò”, ha chiuso ridendo. Saggia scelta. Piuttosto che smettere, forse è il caso di mettere un po’ di equilibrio in più nel suo tennis. E anche nel modo di valutare un KO.
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