“La canadese Eugenie Bouchard, considerata la tennista più sexy del mondo, sarà in Colombia per partecipare alla Copa WTA Bogotà. Non perdere l'occasione di conoscere questa splendida ragazza, ti aspettiamo dal 7 al 15 aprile presso il Club Los Lagartos”.
C'è qualcosa di male in questa frase, accompagnata da una foto della Bouchard in tenuta di allenamento, su un campo da tennis? Anche travestendoci da censori, non troviamo niente di malizioso o – peggio – sessista. Eppure, gli organizzatori del torneo WTA di Bogotà sono stati costretti a rimuovere il post dalla pagina Instagram del torneo. Hanno ceduto a una serie di attacchi e rimproveri per aver strumentalizzato l'immagine della Bouchard, sottolineando aspetti diversi da quelli tecnici. Le discriminazioni di genere sono qualcosa di odioso, ma il post riguardante la Bouchard non aveva nulla di volgare o provocatorio. Semplicemente, un piccolo torneo ha scelto di promuovere la presenza di una giocatrice esaltandone la bellezza. Ok, avrebbero potuto sottolineare che è stata finalista di Wimbledon e numero 5 WTA, invece hanno scelto di sottolinearne l'avvenenza, peraltro senza nessuna volgarità o allusione: legittimo. Eppure la gogna del web ha colpito ancora e il torneo diretto da Jhan Fontalvo ha preferito arrendersi. La comunicazione è un aspetto fondamentale per i tornei WTA di seconda fascia, giacché la categoria non sta vivendo un momento troppo felice. Tanti piccoli eventi muoiono, altri vanno avanti a stento, fagocitati dai maxi-tornei che attirano le migliori giocatrici e e gli investimenti delle grandi aziende. Prendete Bogotà: si gioca a oltre 2.500 metri d'altitudine in un periodo dell'anno in cui inizia la stagione sulla terra battuta europea, peraltro a ridosso di una delicata tornata di Fed Cup. Da quest'anno dovrà fronteggiare la concorrenza del rampante torneo di Lugano, le cui condizioni tecniche e ambientali sono decisamente più in linea rispetto ai tornei delle settimane successive.
IL BUSINESS DI GENIE
L'entry list dell'evento colombiano ha una sola top-50 WTA: ed è andata bene, perché la finale a Indian Wells ha fatto crescere la popolarità di Daria Kasatkina (e dunque la possibilità che possa far vendere qualche biglietto in più). Le due giocatrici più blasonate in gara saranno Francesca Schiavone (peraltro campionessa in carica) e Sara Errani. La prima è campionessa Slam, la seconda vanta una finale e due semifinali nei Major, oltre ad aver vinto molto di più della Bouchard. Al netto dello sciovinismo , in sede di promozione, avremmo puntato maggiormente sulle due azzurre (e non è detto che i colombiani non lo facciano nei prossimi giorni). Tuttavia, scegliere la Bouchard come cover girl è pienamente legittimo. I dati ufficiali raccontano che la canadese (franata al numero 114 WTA) ha guadagnato quasi 6 milioni di dollari di montepremi ufficiali, ma c'è da credere che la somma si possa triplicare – se non di più – con i contratti pubblicitari e le varie apparizioni degli ultimi anni. E sarebbe (molto) ipocrita negare che l'ingrossamento del suo conto corrente non sia arrivato grazie alla sua avvenenza.
GENIE: "SO DI AVERE DIVERSE OPPORTUNITÀ"
Per due anni di fila, la canadese è stata protagonista di scatti hot per la Swimsuit Edition di Sports Illustrated, laddove non c'era grande spazio per l'immaginazione. Eppure, la gogna del web se l'è presa con il torneo di Bogotà per una foto normalissima e per averla definita “la più sexy”. Chi si è lamentato di questa frase non conosce gli sforzi necessari per la creazione di un evento come il torneo di Bogotà. Al contrario, “Genie” lo sa bene, così come sa di aver ottimizzato i suoi guadagni grazie alla sua bellezza. Come lei, lo hanno fatto migliaia di donne. Si può essere in disaccordo, ma le dirette interessate sono le prime ad accettare la dinamica. El Tiempo, noto giornale colombiano (nonché media partner del torneo), ha lanciato la Copa WTA Bogotà proprio con un'intervista alla Bouchard, in cui non è mancata una domanda su questo aspetto. "Sei una delle giocatrici più belle del circuito. La professione di modella può essere un'opzione diversa nella tua vita?” le ha chiesto Felipe Villamizar. “Tra le mie priorità, la cosa più importante è giocare a tennis perché è quello che amo e mi piace fare, però so di avere diverse opportunità per disimpegnarmi in altri campi. Queste altre cose sono molto difficili per gli orari che richiedono, e per adesso non mi interesso a qualcosa di diverso dal tennis. Sono concentrata a recuperare il mio livello, fare la modella può essere un'idea dopo il ritiro. Bisogna trovare altre strade”. A parte il tono diplomatico della risposta, è evidente che abbia già trovato certe strade, per quanto sia ammirevole il suo tentativo di non ricalcare fino in fondo le orme di Anna Kournikova, a proposito di donne che hanno utilizzato la bellezza per fare business. Con buona pace di chi si indigna per un post del torneo WTA di Bogotà.