Nonostante la splendida semifinale a Miami, la bielorussa non ha certezze sulla sua programmazione, poiché è ancora in corso una faccenda giudiziaria che stabilirà l'affido del figlio Leo, conteso con il padre Billy McKeague. “Non potrei immaginare di viaggiare senza mio figlio. Non dico altro, perché le mie parole vengono sempre usate contro di me”.

A volte ci si domanda come sarebbe stata la vita di Victoria Azarenka se fosse proseguita la love story con Redfoo, il cantante americano un po' svitato. Col suo look colorato e stravagante, era entrato in allegria nel mondo di Vika e le era stato accanto in parecchi successi. Invece è finita ed è sbocciato un nuovo amore con Billy McKeague. Nell'estate 2016, la scoperta: Vika era rimasta incinta, con il concepimento avvenuto in momenti tennisticamente felici, quando vinceva Indian Wells e Miami, uno dopo l'altro. Adesso, invece, la bielorussa è costretta a centellinare le sue apparizioni nel tour. Una storia incredibile e poco chiara, giacché non si sa molto della diatriba legale che sta portando avanti con l'ex compagno. Di certo, lei vorrebbe portare il piccolo Leo in giro per il mondo, fargli conoscere il bizzarro lavoro della madre. Il padre, invece, non ritiene sana una vita itinerante. E così, da Wimbledon a oggi, Vika ha potuto giocare soltanto un paio di tornei. A Miami è stata splendida, raggiungendo le semifinali e arrivando a condurre 6-3 2-0 contro Sloane Stephens (futura vincitrice del torneo). Con questo risultato, tornerà tra le top-100 WTA. La classifica non è un problema: una come lei avrà sempre una wild card a disposizione, più o meno ovunque. Il problema è la sua disponibilità a giocare. Dopo la sconfitta a Miami, ha detto ai giornalisti che sta ancora limitando i suoi viaggi e non sa ancora quale sarà il suo prossimo torneo. “Quando avrò qualche notizia, sarò pronta a condividerla”.

ALLA RICERCA DELL'EQUILIBRIO
Dopo la nascita del bambino, nel dicembre 2016, era tornata a giocare per la stagione su erba. Ha fatto in tempo a partecipare a Maiorca e Wimbledon, poi è stata emessa un'ordinanza giudiziaria che lanciava la battaglia legale tra lei e il padre per l'affidamento del piccolo. È tornata a Indian Wells, a due passi da dove risiede, poi a Miami ha potuto portare con sé il figlio, sulla base di un accordo non specificato. Sebbene non abbia intenzione di giocare tornei più piccoli, Victoria spera di poter riprendere il prima possibile la sua attività. “Non credo che tornerò a giocare i tornei ITF: con tutto il rispetto, l'ho già fatto. Ho la speranza di poter riprendere, ma non voglio parlarne troppo perché le mie parole vengono sistematicamente utilizzate contro di me”. La certezza della Azarenka è il profondo amore per il figlio. A Miami lo ha ostentato anche in campo, in cui abbiamo visto la scritta “Leo” sia sulle scarpe che sulla divisa di gioco. “Sono la più grande fan di mio figlio, è solo qualcosa per ricordarlo a voi, non certo a me. È un modo per tenerlo vicino al mio cuore quando gioco, ho pensato che fosse divertente”. La bielorussa ha detto che non potrebbe sopportare di dover viaggiare senza il figlio. “Quando è con me ci sono momenti in cui mi piacerebbe anche prendere un po' di tempo per me, ma poi basta che passi qualche secondo e ne sento già la mancanza. Sto cercando di trovare l'equilibrio: non è semplice concentrarmi su me stessa, però dal giorno in cui lui è nato ho dimenticato come si fa”. Basta dare un'occhiata ai suoi profili social, in particolare Instagram, per rendersi conto di questo amore sconfinato. Qualcosa a cui Vika non vuole rinunciare. Ma non vuole rinunciare neanche al tennis.