Casper Ruud sconfigge Holger Rune per la quinta volta su sei e raggiunge le semifinali al Roland Garros, terza volta per lui in uno Slam
Casper Ruud batte Holger Rune in quattro set nell’ultimo quarto di finale del Roland Garros: prestazione più che solida del norvegese, che batte 6-1 6-2 3-6 6-3 il danese (cinque successi su sei scontri diretti) e raggiunge la sua terza semifinale Slam della carriera, seconda in fila a Parigi. Numero 9 della Race live e già certo di restare in Top 5 al termine di questo torneo, ora affronterà Alexander Zverev: l’ex numero 2 del mondo ha battuto in quattro set un ottimo Tomas Martin Etcheverry e si è qualificato per la terza semifinale parigina in altrettanti stagioni. Manca la sua prima semifinale in un Major Rune, che proverà a raggiungere questo obiettivo personale nel corso della stagione su erba.
Nel primo set Rune sceglie di ricevere: la scelta è giusta a tal punto che si procura due palle break in apertura, ma commette tre errori consecutivi di dritto permettendo a Ruud di salvarsi ai vantaggi. Nel game successivo Rune commette due doppi falli e due errori di dritto regalando il break al norvegese, che allunga subito sul 2-0. Il finalista di Monte-Carlo e di Roma sembra trovare continuità ma non nella maniera sufficiente e, con due doppi falli e un errore di dritto, regala un altro break a Ruud, che sale 5-1 e chiude al servizio un primo set dominato con il punteggio di 6-1.
La situazione non cambia granché nella seconda frazione: il norvegese vince ancora un game ai vantaggi e conquista l’ennesimo break della sua partita, involandosi sul 2-0 e mettendo grande distanza anche psicologica tra sé e il suo avversario. Non è un caso che, anche in questo parziali, siano due i break a fare la differenza e il punteggio è netto quasi allo stesso modo: 6-2.
Rune è spinto da tutto il pubblico parigino, il quale ha voglia di vedere un match più equilibrato e, forte del sostegno di un caldissimo Philippe Chatrier, il numero 6 del mondo entra del tutto in partita, iniziando ad insinuare qualche dubbio nella testa del suo avversario. Il danese ottiene un break in apertura e poi, pur soffrendo in diverse circostanze alla battuta, è bravissimo ad iniettarsi una buona dose di coraggio e, con la necessaria aggressività, a custodire il prezioso vantaggio fino al 6-3 che rimette tutto in discussione.
Il quarto set è il più bello dal punto di vista qualitativo, ma a far impressione è la capacità messa in mostra da Ruud di resettare quanto di negativo accaduto nel parziale precedente e di rientrare in campo più affamato che mai. La sua prestazione è sublime nella quarta frazione: 18 vincenti in 9 game, solo 5 errori non forzati e ben 12 punti conquistati su 13 discese a rete. La questione si decide tra quarto e quinto game: Ruud ottiene un break sofferto e sale 3-1, poi tiene la battuta ai vantaggi (risalendo dal 15-40) e si invola verso il successo, giunto per 6-1 6-2 3-6 6-3 dopo 2 ore e 46 minuti di battaglia.