Ha risolto il problema alla caviglia con l'aiuto di Alex Stober, ma Dominic Thiem non è ancora nella condizione ideale. Contro Andrey Rublev ha sofferto il tennis aggressivo del russo, cancellando anche un matchpoint. Si è salvato in extremis e adesso aspetta il vincente di Djokovic-Coric… con vista su Nadal.

Alla vigilia del torneo, Dominic Thiem ha detto di essere al 98% della forma. Ha esagerato, viste le enormi difficoltà avute per battere Andrey Rublev nel suo esordio monegasco. L'austriaco possiede le qualità necessaria per essere il numero 2 sulla terra battuta, ma l'infortunio alla caviglia patito a Indian Wells ha complicato le cose. Contro il talentuoso russo si è imposto 5-7 7-5 7-5 a ha rischiato grosso, dovendo cancellare un matchpoint sul 5-4 e 40-30 nel terzo set. Più in generale, Rublev ha spesso avuto in mano la partita e non si è fatto demoralizzare quenso il match sembrava ormai compromesso: dal 5-5 del secondo, Thiem ha raccolto sei dei successivi sette game ed è salito 4-1 nel terzo. Il russo ha continuato a giocare aggressivo, con i piedi ben piantati sulla linea, e al termine di un combattuto sesto game (durato 12 punti) ha ripreso il break di svantaggio ed è piombato sul 4-4. Come se non bastasse, un passante di rovescio gli ha garantito il sorpasso: 5-4 e servizio. Sul 40-30 ha avuto la chance di raccogliere la seconda vittoria in carriera contro un top-10, ma un dritto gli è finito lungo. La partita è terminata lì, con la stretta di mano arrivata dopo due ore e quaranta minuti. Già vincitore a Buenos Aires, quest'anno Thiem ha un bilancio stagionale di 9 vittorie e 1 sconfitta sulla terra battuta.

LA NATURALEZZA DI GIOCARE SULLA TERRA
Tornerà in campo giovedì, contro il vincente di Djokovic-Coric. Contro Nole sarebbe un'affascinante rivincita del quarto di finale del Roland Garros, in cui l'austriaco diede una lezione di solidità al serbo. “Sono stato a 10 centimetri da perdere questa partita – ha detto Thiem, sollevato – ma sono lieto di essere rimasto in campo per 2 ore e 40 minuti. Non vedo l'ora di serguire in TV Djokovic-Coric e mi farò trovare pronto giovedì”. Per lui è troppo importante raccogliere punti sulla terra battuta: per presentarsi al meglio, ha lavorato duro con il “mago” Alex Stober, preparatore atletico e fisioterapista che ha messo a posto il suo fisico dopo averlo plasmato negli anni passati. “Per me è molto naturale rimettere piede sulla terra battuta dopo tanto tempo, bisogna fare qualche aggiustamento nel proprio gioco, a partire dalla possibilità di scivolare. Appena metto piede sul rosso mi sembra di tornare a casa, sono due mesi molto belli per me. La cosa più negativa? Lo sporco: si sporcano i calzini, la borsa e c'è molto lavoro per la lavanderia”. Problema trascurabile per l'unico giocatore che ha battuto Rafa Nadal su terra negli ultimi due anni. Rafa era un po' stanco, ma qualcosa vorrà pure dire. Guarda caso, il suo ipotetico avversario nei quarti sarebbe proprio Nadal. Diciamo che l'urna non gli ha voluto dare una mano…

ATP MASTERS 1000 MONTE CARLO – Secondo Turno
Dominic Thiem (AUT) b. Andrey Rublev (RUS) 5-7 7-5 7-5