Momento difficile per il francese: il dolore alla schiena non lo lascia in pace. “Non so cosa fare, nella vita ci sono altre cose oltre al tennis”. Ogni giorno si sveglia con l'incertezza se avrà dolore o meno. “Forse sto pagando l'atteggiamento non professionale del passato. Sto cercando di compensare”.

Il ranking ATP lo vede ancora in discreta posizione. Oggi Benoit Paire è numero 48 del mondo, niente a che vedere col burrone in cui era precipitato tre anni fa, quando fu obbligato a ripartire dai Challenger. A ben vedere, il 2018 gli ha anche dato qualche soddisfazione, come le semifinali a Pune e a Sydney, senza dimenticare la vittoria contro Novak Djokovic a Miami. Però Benoit non si sente bene, è perseguitato da problemi fisici che ne stanno mettendo in dubbio il futuro agonistico. A Monte Carlo ha perso da Feliciano Lopez un match combattuto, in cui era evidente la sua profonda insicurezza. Soprattutto il dritto, suo colpo peggiore, sembra davvero andare per conto suo. Più che per la prestazione, si è fatto apprezzare per un siparietto con un paio di raccattapalle a un cambio di campo, in cui ha aiutato un ragazzino a porgergli meglio l'ombrello sotto il solleone prima che fosse "sostituito". Dopo la partita, il quasi 29enne di Avignone (festeggerà gli anni il prossimo 8 maggio) si è sfogato davanti ai giornalisti, alimentando qualche dubbio sul futuro. “Mi sento stanco, non so cosa fare, in questo momento non ho una vita felice”. Il problema riguarda i dolori alla schiena, la cui intensità è variabile, ma che lo attanagliano di continuo. Si tratta di un'infiammazione al nervo sciatico che ormai lo accompagna dallo scorso autunno. È rimasto fermo per un paio di mesi a novembre e dicembre, peraltro sottoponendosi a un paio di infiltrazioni, la prima a novembre e la seconda a febbraio. “Ogni mattina mi sveglio domandandomi se quel giorno potrò giocare senza provare dolore. Questo fastidio è la ragione per cui non riesco ad essere all'altezza sul piano mentale”.

“FORSE IL FISICO MI STA CHIEDENDO IL CONTO”
I medici gli hanno consigliato di alternare gli allenamenti con qualche giorno senza tennis. Nonostante non sia uno stakanovista, questa consapevolezza lo ha fatto stare ancora peggio. “Anche quando non ho dolore, avverto una certa stanchezza”. E allora, nella sua mente, sono comparse nubi inquietanti: l'idea di un ritiro, magari prima di compiere i 30 anni. “Sinceramente non so cosa fare. Mi fermo fino al Roland Garros? O magari fino a Wimbledon? Nella vita ci sono altre cose oltre al tennis. Io vorrei essere felice nella vita, ma purtroppo oggi non è così. Un po' è colpa dei problemi alla schiena, un po' per altre questioni fuori dal campo”. Interprete di un gioco molto divertente e capace di raggiungere ottimi picchi di rendimento, ha detto di amare ancora lo sport, ma che gli manca trascorrere più tempo con gli amici e la famiglia, magari a casa sua. In questo momento Benoit è single, dopo aver avuto una relazione di due anni con la nota cantante francese Shy'm. Secondo i media francesi, la loro separazione è stata piuttosto burrascosa. Oggi la quotidianità di Paire è ben diversa: gira i tornei con il fisioterapista ed effettua un paio d'ore al giorno di cure. “Non posso rimproverarmi su come sto gestendo la cosa adesso, perché in effetti in passato non ero stato troppo professionale”. Quando gli hanno chiesto se oggi il fisico gli stia chiedendo il conto per l'atteggiamento del passato, Benoit è stato onesto. “È possibile. Adesso sto cercando di compensare, sperando che vada bene”. Speriamo…