Sarà Kei Nishikori l'avversario di Nadal nella finale del Masters 1000 di Monte Carlo. Il giapponese conferma di aver ritrovato la forma, supera Zverev in rimonta e afferma che esiste un modo per battere Nadal. Il problema è trovarlo, con alle spalle il doppio dei game giocati dal maiorchino. Che dopo il successo su Dimitrov è sceso di nuovo in campo ad allenarsi!Per un motivo o per un altro, a Kei Nishikori il Rolex Monte-Carlo Masters non è mai piaciuto. Prima di quest’anno, il giapponese aveva messo piede al Country Club solamente nel 2012, perché dopo gli impegni negli Stati Uniti per i primi due Masters 1000 dell’anno ha sempre preferito prendersi una settimana in più per preparare la stagione sulla terra battuta. Ha scelto di tornare nel Principato quest’anno, visto che la sua stagione è scattata più tardi del previsto, e c’è da scommettere che ci sarà anche nella prossima stagione, perché avrà (almeno) una finale da difendere. La terra non è mai stata la sua superficie preferita, ma ci ha sempre giocato bene e quest’anno più sfruttarla per rinascere, proprio come sta avvenendo a Monte Carlo. Alla vigilia del torneo in pochi avrebbero scommesso sul nipponico, invece a contendere a Rafael Nadal il suo titolo numero 11 nel primo grande torneo della stagione rossa ci sarà lui, dopo la quarta vittoria in tre set di una settimana tanto difficile quanto appagante. Se l’è presa a sorpresa contro Alexander Zverev, che ha giocato il ruolo del favorito solo nel primo set, poi ha confermato le difficoltà già viste nei giorni precedenti. Gli va detto bravo per essere arrivato a un soffio dalla finale nonostante un servizio smarrito venti volte (tantissime!) nell’arco della settimana, ma con una delle sue armi diventata meno pericolosa c’era la sensazione – confermata – che sarebbe stato più vulnerabile. Nishikori è parso non avere particolari armi nel primo set, giocato alla grande dal rivale, ma già dall’inizio del secondo ha cambiato registro, trovando le giuste contromisure al gioco del rivale e finendo per spedirlo negli spogliatoi a testa bassa, dopo il KO per 3-6 6-3 6-4 in due ore e 13 minuti. “Sascha” provava a diventare il primo tedesco finalista nel Principato dai tempi di Becker (1989, 1991 e 1995), invece dovrà aspettare ancora. A 21 anni non è un grosso problema.
“C’È UN MODO PER BATTERE NADAL”
Che la partita potesse cambiare faccia dopo un primo set senza particolare storia lo si è capito in avvio di secondo, quando Zverev ha abbassato il ritmo e Nishikori è stato bravo a punirlo senza esitazioni. Il break è subito tornato indietro, ma è bastato a dare coraggio al giapponese. Fino a poco prima correva soltanto lui, poi a suon di anticipo è riuscito a far muovere parecchio anche i 198 centimetri made in Amburgo, e nel secondo set i tre game di fila dal 3-3 li ha infilati lui, regalando un altro set al pubblico del Centrale. Tuttavia, in pochi avrebbero immaginato che sarebbe rimasto l’ultimo del torneo di Zverev e non del suo, specie quando ha dovuto fronteggiare una palla-break già in apertura, e poi una seconda, ancora più pericolosa, nel settimo game. Ma si è sempre difeso e l’affondo decisivo l’ha trovato lui, sul 5-4, facendo uno splendido uso della palla corta, mossa già sfruttata bene la sera prima da Gasquet. Ne ha infilata una prima quando Zverev aveva la palla del 5-5 e una seconda subito dopo, per conquistare il match-point. Un errore del tedesco gli ha consegnato la finale, la 23esima in carriera e quarta in un Masters 1000. “Ho perso il primo set – ha detto il giapponese – ma sapevo che non stavo giocando male. Ho provato a rimanere concentrato, ho cambiato alcune cose, e appena lui mi ha concesso una possibilità l’ho presa. Mi sento alla grande, e penso di non essere lontano dal mio livello migliore”. Una convinzione preziosa da portarsi nel match contro Rafael Nadal, battuto nell’ultimo confronto (alle Olimpiadi di Rio), ma apparso fuori dalla portata di qualsiasi avversario. “È il Re della terra, e se guardiamo a come ha giocato questa settimana è qualcosa di incredibile. Ma c’è un modo per batterlo: spero di trovarlo”. In un bocca al lupo se lo merita.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – Semifinale
Kei Nishikori (JPN) b. Alexander Zverev (GER) 3-6 6-3 6-4