Sei campi, 30 partite, tanti italiani. Un sogno per l'appassionato vero, quello un po' nerd, che nella prima giornata degli Internazionali BNL d'Italia potrà sollazzarsi in un impianto affollato da soli fanatici, non ancora “inquinato” da quelli che si fanno vedere nelle sessioni “belle”, giusto per poter dire di esserci. Grazie alle wild card, emerse dal torneo infinito delle pre-qualificazioni, ci saranno dieci italiani. Attese e taccuini sono già sul Campo Pietrangeli, laddove incroceranno le racchette Camila Giorgi e Deborah Chiesa. Chiunque segue con attenzione le vicende dell'orticello azzurro conosce i significati extra di questa partita. Da una parte la numero 1 azzurra, possibile Figliol Prodiga (boh, chissà), assente al Foro Italico da tre anni, protagonista di una diatriba a distanza con la FIT per la mancata risposta a una convocazione in Fed Cup, finita addirittura nelle mani di un Collegio Arbitrale per una storia di prestiti, rimborsi e risarcimenti. Dall'altra la ragazza di Trento, anzi, di Nago-Torbole, che tre mesi fa è stata la nostra stellina nel match contro la Spagna. Esordiente assoluta, ha vinto un match di pura personalità contro Lara Arruabarrena. Tanto basterebbe per colorare la partita (diretta SuperTennis intorno alle 16), ma c'è di più. Camila e Deborah sono entrambe bionde, carine, ma gli aspetti in comune terminano qui. La Giorgi è una ginnasta prestata al tennis, leggiadra e potente nei movimenti, una “Mosca Atomica”, per prendere in prestito un soprannome tributato al mitico Gianmarco Pozzecco. La Chiesa è una ragazza possente, dai colpi pesanti, con un bel servizio e spiccata personalità.
QUOTE FAVOREVOLI ALLA GIORGI
La Giorgi è una ragazza di poche parole, a volte sembra timida, di sicuro non vuole mostrare troppo di sé al di fuori delle bordate sul campo e le foto su Instagram. La Chiesa – per sua stessa ammissione – è una chiacchierona, ragazza gioviale, divertente, simpatica. Come se non bastasse (e la finiamo qui con le differenze), il difficile rapporto della Giorgi con la Fed Cup è già storia. Non è italiana purosangue, gioca per l'Italia ma in passato c'era stato qualche ammiccamento con l'Argentina (il paese di papà Sergio) e addirittura con Israele. Da par suo, la Chiesa ha scolpito certi valori sin da bambina: ad esempio, nel 2009 teneva la bandiera nella cerimonia della finale di Reggio Calabria contro gli Stati Uniti. Certe emozioni le sono entrate dentro e le ha scaricate a Chieti. Al netto della retorica, tuttavia, c'è una partita da giocare. Tutto fa pensare che sia favorita la Giorgi, sia per la classifica che per lo stato di forma. A Praga ha colto una bella semifinale e per poco non arrivava a sfidare la Kvitova. Più in generale, non la si era mai vista così in palla sulla terra battuta. Dopo l'exploit a Chieti, Deborah si è un po' fermata. A parte una finale a Santa Margherita di Pula non ha raccolto granché. I bookmakers sono chiari: la Giorgi è strafavorita, con una quota che non arriva all'1.15. Significa che giocare 10 euro garantirebbe un guadagno netto di un euro e spiccioli. Ma si gioca sul Campo Pietrangeli, con la Chiesa rodata dalle pre-qualificazioni (che peraltro non sono andate troppo bene, con la sconfitta in semifinale). Un match tutto da seguire, snodo interessante per l'immediato futuro.
ITALIANI DALLE 10 DEL MATTINO A ORA DI CENA
In campo altre tre ragazze, tutte emerse dal carrozzone delle pre-quali: Martina Trevisan (pure lei in diretta TV) sfida la campionessa olimpica Monica Puig, mentre bisognerà fare un salto sui campi secondari per vedere Federica Di Sarra e Anastasia Grymalska, opposte rispettivamente a Polona Hercog e Zarina Diyas. Per quanto si è visto nei giorni scorsi, la Grymalska sta giocando un ottimo tennis. Chissà che non possa sgambettare la kazaka. Dei cinque azzurri in gara, l'unico ammesso di diritto è Thomas Fabbiano, che inaugurerà il programma sul Pietrangeli contro Viktor Troicki. Del tabellone maschile impressiona la qualità del campo di partecipazione: il cut-off è stato fissato al numero 107, meglio di alcuni tornei ATP. Salvo forfait dell'ultim'ora, non c'è spazio per Stefano Travaglia, che pure è a Roma da qualche giorno. Salvatore Caruso è sfavorito contro Tiafoe, ma ci può provare. Sul Campo 1 potremo seguire Andrea Pellegrino contro Mischa Zverev, Liam Caruana contro Julien Benneteau (17 anni più anziano di lui) e Filippo Baldi, arrivato a tanto così dal main draw.
TABELLONE DONNE DA SOGNO: L'ULTIMA DI ROBERTA
Nel tardo pomeriggio di venerdì, il Campo Pietrangeli ha ospitato il sorteggio dei tabelloni principali. Del maschile potete leggere altrove. In campo femminile c'è tanto da raccontare, a partire da un primo turno-spettacolo tra Victoria Azarenka e Naomi Osaka, peraltro con la prospettiva di affrontare Simona Halep al secondo turno. Ci sono tutte le migliori ad eccezione di Serena Williams (che in questi giorni si sta allenando presso l'accademia di Patrick Mouratoglou). Mancano Julia Goerges ed Elise Mertens, ma c'è il ritorno di Angelique Kerber. L'ultimo torneo di Roberta Vinci scatterà contro una giocatrice proveniente dalle qualificazioni, con la possibilità di trovare una tra Sevastova e Mladenovic al secondo turno. Alla luce degli ultimi risultati, non sarà facile chiudere la carriera contro Caroline Wozniacki al terzo turno. In gara altre tre azzurre: Camilla Rosatello, alla prima apparizione, attende una qualificata, mentre Francesca Schiavone avrà un test impegnativo contro Dominika Cibulkova. Sarebbe molto, molto affascinante un secondo turno tra la Leonessa e Maria Sharapova. Quello spicchio di tabellone è davvero impegnativo, vista la presenza di Garbine Muguruza e Jelena Ostapenko, ultime due vincitrici del Roland Garros. Come se non bastasse, da quelle parti orbita anche la scatenata Petra Kvitova. Il primo turno meno proibitivo è quello di Sara Errani, opposta a Timea Babos in vista di un possibile secondo turno contro Caroline Garcia. Nel complesso, il tabellone sembra decisamente sbilanciato verso l'alto. In basso, le più accreditate sono Wozniacki, Pliskova e la campionessa in carica Elina Svitolina. Potrebbe esserci spazio per qualche sorpresa: tra le possibili outsider, occhio ad Anett Kontaveit (già protagonista l'anno scorso), Daria Kasatkina e Kiki Bertens, che in queste ore giocherà la finale di Madrid. Insomma, un tabellone coi fiocchi. E non è una frase fatta.