Manuela Carmena, sindaca di Madrid, si espone in prima persona: le trattative per prolungare l'accordo tra la città e gli organizzatori inizieranno presto, in modo da garantire la permanenza in Spagna del maxi-torneo di Ion Tiriac. In passato, la Carmena aveva cercato di ridurre il contributo pubblico. Quest'anno ha offerto gli ingressi istituzionali a club e associazioni sportive.

A volte una foto vale più di mille parole. A seguire la finale del Mutua Madrid Open, accanto a Manolo Santana, c'era la sindaca di Madrid Manuela Carmena. In altri tempi sarebbe stata una scena normale: non stavolta, dopo una settimana di indiscrezioni in cui gli organizzatori avevano manifestato una certa preoccupazione per il futuro del torneo. L'accordo con la città di Madrid scade nel 2021 e non si percepiva molta voglia di rinnovare, in virtù del costo che ogni anno l'amministrazione è costretta a sostenere. Martedì scorso, una delegazione di Berlino si è addirittura recata in loco per imbastire un abbozzo di trattativa. Intercettata dai cronisti della TV spagnola, la ex magistrato anti-corruzione che è stata eletta nel 2015 con la lista “Ahora Podemos”, è stata chiara: “Il torneo resterà a Madrid, questo è sicuro”. Significa che le trattative con “Madrid Trophy Promotions” scatteranno il prima possibile, peraltro con ottime possibilità di riuscita. Il semaforo verde è arrivato dai tre gruppi di opposizione del consiglio comunale madrileno: Partito Socialista, Partito Popolare (detronizzato nel 2015 dopo 25 anni di governo) e la lista “Ciudadanos”.

QUEI 4.000 BIGLIETTI
​Nel 2019 ci saranno nuove elezioni cittadine e Ahora Podemos chiedeva che le trattative iniziassero con la nuova amministrazione. Le velate minacce degli organizzatori, tuttavia, hanno portato a una rapida accelerazione. L'ultimo rinnovo è stato firmato il 29 dicembre 2011 e prevedeva un sostegno pubblico in crescita progressiva, dai 6,4 milioni versati nel 2012 agli 8,8 che saranno elargiti nel 2021. Da quando Manuela Carmena è salita al governo, c'è stato il tentativo di ridurre il contributo pubblico, che dà diritto a 4.000 ingressi. Di questi, 3.461 corrispondono a 33 palchi vip a bordo campo sul centrale. Sin dall'inizio, la Carmena ha ritenuto inutile questo benefit e ha scelto di regalare i biglietti ad associazioni di vario genere e club sportivi. La municipalità ha mantenuto un numero ristretto per le figure istituzionali, ma soltanto “quando sarà ritenuto opportuno”. Un gesto importante, di profonda socialità e che non vanta molte situazioni analoghe. Una buona base su cui intavolare una trattativa per mantenere alla Caja Magica un torneo un po' particolare, forse non il più bello del circuito, ma che con il tempo si è costruito tradizione e personalità.