Per il terzo anno di fila nessuna giocatrice italiana vince un incontro agli Internazionali di Roma. L'ultima chance di salvare il bilancio era nelle mani di Sara Errani, ma la romagnola (frenata da problemi di stomaco) si arrende a Timea Babos. Pareva aver ritrovato un livello degno di risultati di spessore, invece tra Madrid e Roma ha raccolto altrettanti primi turni.Fino a qualche tempo fa sarebbe stato difficile anche solo da immaginare. Mentre il nostro tennis maschile si gode quattro italiani al secondo turno degli Internazionali, come successo solo tre volte negli ultimi 25 anni, quello in gonnella piange di nuovo, perché per il terzo anno di fila le nostre giocatrici non hanno vinto nemmeno una partita. Un record negativo (estendibile alle qualificazioni) che non lascia spazio a troppe interpretazioni, e mette a nudo un quadro generale sempre più preoccupante. Dopo le sconfitte di Vinci, Schiavone e Rosatello il compito di salvare il salvabile era sulle spalle di Sara Errani, che con la finale del 2014 ha regalato all’Italia l’ultimo grande risultato a Roma. Il problema è che da allora la romagnola ha faticato a trovare soddisfazioni sulla terra del Foro Italico, raccogliendo poche gioie e tante delusioni. È andata così anche quest’anno, con la sconfitta per 6-3 7-6 all’esordio, in un duello contro Timea Babos nel quale le trame dell’azzurra hanno funzionato soltanto a intermittenza, e ha avuto la meglio l’aggressività dell’avversaria. La 25enne di Sopron è stata brava a imporre la sua potenza nei momenti importanti di un incontro iniziato alle 11 del mattino e terminato a metà pomeriggio, dopo un paio di interruzioni per pioggia, entrambe nelle fasi iniziali. Una situazione che non ha influito sull’andamento del match ma di certo non ha nemmeno aiutato l’azzurra, già alle prese con dei problemi di stomaco che, come ha raccontato in conferenza stampa, la affliggono da lunedì. Sara presume siano dovuti ai tanti antiinfiammatori assunti nell’ultimo periodo, fatto sta che le hanno tolto energie, impedendole di correre e spingere come avrebbe voluto. Ha provato a lottare con ciò che aveva, arrivando a un soffio dal terzo set, ma nel complesso la Babos ha meritato il successo e il duello con Caroline Garcia.
SERVE UN BUON RISULTATO A PARIGI
La tennista ungherese, allena nata da quel Thomas Drouet noto soprattutto per il pugno ricevuto da John Tomic (che gli ruppe il naso) nel periodo in cui lavorava come sparring per il figlio Bernard, ha giocato meglio nel primo set e poi ha resistito a due tentativi di fuga dell’azzurra nel secondo, riuscendo sempre a ricucire lo strappo. Da 0-3 ha accorciato sul 2-3, e soprattutto ha cambiato passo quando – dopo un consulto col dottore per i già citati problemi di stomaco – Sara è scappata sul 5-2, vincendo un settimo game lungo e teso, che aveva tutta l’aria di poter diventare decisivo. Invece, la Babos ha reagito con un parziale di 12 punti a 2, recuperando la parità, ed è andata a vincere la partita nel tie-break, con la giusta freddezza. Un paio di errori millimetrici col rovescio hanno consegnato un set-point all’azzurra, sul 6-5, ma Sara se l’è giocato con una prima palla a 83 km/h, con l’obiettivo di cercare profondità. L’ha trovata, ma ha comunque permesso alla Babos di prendere immediatamente l’iniziativa, e cancellare l’occasione. Per sua sfortuna, un’altra chance non è arrivata: nel punto seguente è stata lei la prima a sbagliare dopo uno scambio prolungato, e il primo match-point per l’avversaria è stato quello buono, condannandola alla terza sconfitta consecutiva all’esordio agli Internazionali d’Italia. Peccato: dopo il week-end deludente di Fed Cup sembrava aver ritrovato fra Istanbul e Rabat un ottimo livello, degno di obiettivi importanti, invece fra Madrid e Roma ha raccolto altrettante sconfitte. Quando dice di essere discretamente soddisfatta di ciò che sta facendo nel 2018 dice bene, perché pian piano si sta ricostruendo una classifica degna del suo valore, anche se dai grandi tornei sulla terra è arrivato poco-nulla. Ma la stagione rossa non è finita. Di appuntamenti che contano ne resta uno. Il più importante e il suo preferito.

​INTERNAZIONALI D'ITALIA – Primo turno donne
Timea Babos (HUN) b. Sara Errani (ITA) 6-3 7-6