Se anche dovesse perdere la prossima partita, Novak Djokovic lascerà il Foro Italico con buone sensazioni. E non importa se voleranno via 240 punti, la differenza tra la finale giocata l'anno scorso e la semifinale in campo oggi contro Rafael Nadal (ore 15, diretta Sky Sport e TV8). Roma gli ha restituito un po' di serenità: ribadendo l'esito di Madrid, ha superato Kei Nishikori e si è garantito l'episodio numero 51 della sua eterna rivalità con il maiorchino, la più densa dell'Era Open. Eppure non si sfidano da un anno. Nell'ultimo match della sessione diurna, terminato intorno alle 21, il serbo si è imposto 6-2 1-6 6-3 e ha raccolto il decimo successo stagionale. Numeri magri, ma da qualche parte bisognerà pur partire. Nole ha scelto Roma per ritrovare una semifinale, la prima dopo quasi 11 mesi. “Per me significa molto raggiungere questo traguardo – ha detto il serbo, che a Roma ha vinto 46 partite su 53 – non vedevo l'ora, speravo di arrivare almeno fino a qui”. Adesso tornerà a condividere il campo con Nadal, che quest'anno ha vinto il doppio delle sue partite e sembra sempre più in forma. Però Nole è avanti negli scontri diretti (26-24), mentre il bilancio a Roma è in perfetta parità: 3 vittorie a testa, che diventa 2-2 nelle finali. Viste le enormi difficoltà, fisiche e morali, che Djokovic ha dovuto affrontare negli ultimi mesi, perdere con onore potrebbe già essere un buon traguardo. Rafa ha vinto l'ultimo scontro diretto, interrompendo una striscia vincente di sette partite del serbo, che gli aveva garantito il sorpasso nel bilancio complessivo. Tra l'altro, Djokovic ha battuto Nadal ben 7 volte sulla terra battuta. Significa che è responsabile del 19% delle sconfitte nadaliane sulla sua superficie preferita. Per conquistare il diritto all'ennesima sfida, Djokovic ha dovuto contenere l'inizio spumeggiante del giapponese. Grazie a qualche errore di misura di Nole, soprattutto con il rovescio, Kei ha ottenuto il break già al primo game. Una smorzata ben calibrata lo portava sul 4-1 “pesante”. Da lì, il 6-2 era l'ovvia conseguenza.
QUOTE (MOLTO) SBILANCIATENessuno immaginava che Nishikori avrebbe raccolto quattro game nei successivi due set. “La qualità del gioco è stata decisamente alta – dice Djokovic – Kei è stato fantastico, soprattutto nel primo set. Ho avuto bisogno di un po' di tempo per adattarmi al suo ritmo”. La chiave? Le statistiche dicono che Nole è stato molto incisivo sulla seconda palla altrui, in cui si è portato via il 66% dei punti. Numeri che hanno spinto rapidamente il match al terzo, finalmente equilibrato. Scambio di break in avvio, spalla a spalla fino al 3-3, poi lo scatto decisivo di Nole. In verità, avanti 4-3 e servizio, si è trovato 0-30 e ha cancellato una palla break che avrebbe rimesso il match in discussione. Ma Djokovic voleva questa vittoria, fortemente. Ha vinto di nervi, di “fame”, più che di gioco. È una buona notizia, visto che nel recente passato aveva dato l'impressione di non essere più così interessato ai risultati. Il sacro fuoco della competizione era scomparso, ma adesso è comparsa una piccola fiammella che però può significare molto. “Sono felice di essere rimasto mentalmente forte e solido – dice Djokovic – negli ultimi game ho lottato duramente e ho mostrato una certa resilienza. Questo successo ha vari significati, ma è importante soprattutto sul piano mentale”. I bookmakers hanno le idee chiare: una vittoria di Nadal è data a 1.14. Significa che il maiorchino è strafavorito. Non accadeva dal 2009 (filotto Monte Carlo, Roma e Madrid) che le quote pre-match non fossero così sbilanciate a favore dello spagnolo. Allora non ci furono sorprese: difficilmente ne vedremo anche oggi, ma ritrovare Djokovic in certe situazioni, in certi match, è certamente un bene per il tennis.
INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA UOMINI – Quarti di Finale
Rafael Nadal (SPA) b. Fabio Fognini (ITA) 4-6 6-1 6-2
Novak Djokovic (SRB) b. Kei Nishikori (GIA) 2-6 6-1 6-3
Marin Cilic (CRO) b. Pablo Carreno Busta (SPA) 6-3 6-3
Alexander Zverev (GER) b. David Goffin (BEL) 6-4 3-6 6-3