La tennista britannica, ferma ai box dal torneo di Stoccarda, ha parlato del difficile momento della sua carriera nell’intervista al The Sunday Times

Dopo quella sorprendente vittoria agli US Open del 2021 che la aveva fatta conoscere al mondo intero, Emma Raducanu non è più riuscita a conseguire buoni risultati con continuità. La stagione 2023 della britannica si è fermata a Stoccarda; poi la decisione di operarsi ad entrambe le mani e alla caviglia per porre fine ai continui infortuni. Nell’intervista rilasciata al The Sunday Times, Raducanu ha ricordato la vittoria a New York e messo in luce gli aspetti negativi di quell’improvviso successo: “Dopo la vittoria allo US Open ho avuto molte battute d’arresto. Io sono resiliente, la mia tolleranza è alta, ma non è facile. A volte penso che non avrei voluto vincere lo US Open. È successo tutto molto velocemente. Ho dovuto maturare in fretta perché, quando ho vinto a New York, ero molto ingenua. Non posso dire che sia stato tutto positivo; non ero consapevole al cento per cento e non mi sentivo in un posto sicuro. Devi sempre stare in guardia perché là fuori è pieno di squali. La gente che faceva parte dell’industria mediatica mi vedeva come una miniera d’oro. Da lì ho imparato che tenere il cerchio più ristretto possibile è la soluzione migliore per stare tranquilli e sereni“.

Sugli infortuni, ha poi sottolineato: “I dolori sono aumentati l’estate scorsa dopo Wimbledon. Avevo iniziato un percorso con un nuovo coach ed ero molto motivata a giocare, ma mi sono allenata troppo. Facevo molte ripetizioni e proseguivo a giocare anche con il dolore; questo perché non volevo essere percepita come una ragazza debole“.