Elina Svitolina non è imbattibile, ma se arriva in finale la diventa. Negli ultimi due anni sono cambiate tante cose nella vita e nella carriera dell'ucraina. È diventata una top-player, ha posato per un servizio sexy, ma soprattutto è diventata implacabile nelle finali. Ha vinto le ultime otto, compresa quella del Foro Italico contro Simona Halep, in un deja-vu del 2017. L'anno scorso la rumena lamentava un problema a una caviglia, salvo poi prendersi la rivincita a Parigi in un folle quarto di finale. Stavolta Simona aveva meno scuse: 6-0 6-4 e appuntamento a Parigi. Come Zverev tra gli uomini, ha bisogno di sbloccarsi negli Slam. Stavolta sembra tutto pronto per arrivare in fondo. E pensare che a Roma – nonostante fosse la campionessa in carica – si è presentata senza grandi aspettative, quel “pensare a un match alla volta” che spesso fa la differenza. Aveva giocato maluccio a Stoccarda e Madrid: più che ai punti da difendere, aveva bisogno di ritrovare il suo tennis. Il punto di svolta è stato il match contro Daria Kasatkina. “Ha perso il primo set in un attimo, ma ha svoltato e lì sono finiti i problemi” ha detto Andrew Bettles, viceallenatore e sparring partner di Elina. Adesso ci sono sette giorni per riposare il fisico e presentarsi al Roland Garros nel migliore dei modi. “Sono molto stanca – ha detto Elina dopo il successo romano – verso la fine del torneo ero un po' in difficoltà. Voglio ringraziare le fisioterapiste della WTA che mi hanno aiutato a recuperare. La terra rossa porta sempre via molte energie e in avvio ho avuto partite complicate contro ottime specialiste. Ci sono stati molti scambi faticosi, ma ero la campionessa in carica e ho provato a dare qualcosa in più”.
UN FISICO TIRATO A LUCIDO
Sarà, ma nessuno se ne è accorto. Tra semifinale e finale, ha espresso il suo miglior tennis e i più attenti si saranno accorti di un corpo più asciutto rispetto all'anno scorso. Al netto delle considerazioni estetiche sull'enorme tatuaggio sulla coscia sinistra, Elina è tirata a lucido come non mai. Non a caso, la WTA le ha posto una domanda sulla condizione fisica: “In effetti l'hanno notato in molti – sorride l'ucraina – me l'hanno detto talmente tante persone che ormai sono un po' stanca. Tutti voglio capire cosa sto facendo di diverso rispetto al passato. È un segreto. E ho intenzione di mantenerlo. È più loquace se si tratta di parlare di tennis: in effetti, ha trovato il perfetto bilanciamento tra fase difensiva e offensiva. Elina ritiene di essere migliorata su ogni aspetto: partendo da una maggiore solidità mentale (“Su cui ho lavorato molto”), si è chiarita le idee su quello che deve fare in campo. “Non tutti i giorni sono perfetti, ma cerco sempre di trovare un modo per vincere la partita. La stagione e lunga ed è molto importante rimanere in salute: onestamente, è la mia priorità. Il mio gioco è molto fisico, quindi ho bisogno di essere sempre al massimo. È dura e stiamo cercando di migliorare su questo punto”. Se Andrew Bettles la segue in ogni torneo, l'head coach è l'ex giocatore francese Thierry Ascione. Non era a Roma ma ha visto tutte le partite, restando in contatto con la sua allieva per telefono. “L'ho chiamato un mucchio di volte!” dice Elina, ben felice di riunire il team al completo a Parigi.
SECONDA FAVORITA A PARIGI
Si gioca in Francia, la patria di Ascione. Proprio al Roland Garros ha giocato la sua partita migliore, giocando un set alla pari contro Roger Federer, nel 2007. Ma se i colpi sono più o meno gli stessi dell'anno scorso, la svolta – a costo di essere ripetitivi – è nella condizione atletica. Elina ha cambiato il preparatore atletico e sta effettuando un programma tutto nuovo. “Vedremo come va, poi decideremo il da farsi”. Sembra quasi una presa in giro. Ma il tempo delle chiacchiere si è già esaurito: a breve ci sarà il Roland Garros. Da campionessa di Roma, non può nascondersi. E ha i ricordi dell'anno scorso. “Ho imparato molto da quell'esperienza. Sono stata a un passo dalla mia prima semifinale, ma non ce l'ho fatta. Quest'anno sarà diversa, voglio prendere un match alla volta (appunto, ndr). Sarà molto importante perché ci sarà molta pressione. Il mio compito sarà essere fisicamente pronta, scendere in campo e divertirmi”. Per ora, i bookmakers l'hanno scelta come seconda favorita alle spalle di Simona Halep (data a 6,5). Un successo della Svitolina, in questo momento, è dato a 7.5. Più indietro un gruppetto con Muguruza, Ostapenko, Serena Williams e Sharapova: poca originalità, visto che si tratta delle ultime quattro vincitrici del torneo. In questo momento, una giocata sulla Svitolina potrebbe anche essere conveniente. Intanto ha incassato i complimenti via Twitter del presidente ucraino Petro Poroschenko: se la massima carica istituzione si è spesa per lei, significa che la popolarità di Elina è salita alle stelle. Chissà che tra qualche settimana non possa spingersi ancora più in alto.