Fino a qualche anno fa, l'azzurra era imprevedibile: poteva battere le migliori, ma rischiava spesso contro le più deboli. I numeri dicono che nel 2018 non perde quasi mai contro chi le sta dietro in classifica, mentre ha perso un po' di sprint con le più forti. Superata Grace Min, adesso c'è la Duque Marino.

Il Roland Garros è lo Slam più complicato per Camila Giorgi. Tuttavia, quest'anno ha dato segnali incoraggianti sulla terra battuta. I quarti a Lugano e la semifinale a Praga (persa per un soffio contro Mihaela Buzarnescu) hanno mostrato una Camila in progresso, con una buona continuità. È risalita al numero 55 WTA e adesso punta a un buon piazzamento a Parigi dopo il facile successo contro Grace Min, americana proveniente dalle qualificazioni. Al turno decisivo aveva ripreso per i capelli il match contro Martina Trevisan, ma contro la Giorgi non c'è stato nulla da fare. Il suo tennis difensivo, senza essere troppo incisivo, fa davvero il solletico a Camila. L'azzurra si è imposta 6-3 6-2 e non ha mai dato la sensazione di essere in difficoltà. Il notevole margine con l'avversaria ha reso indolore un saldo leggermente negativo tra colpi vincenti ed errori gratuiti (34 a 36), mentre è stato buono il rendimento al servizio (9 ace e 6 doppi falli). Camila è subito volata sul 3-0, poi non ha faticato per tenere a bada l'avversaria. Inutile fare previsioni sul suo possibile percorso: se è vero che non ama la terra battuta, ha un tennis che le permette di azzeccare partite fantastiche su tutte le superfici.

NON PERDE PIÙ CONTRO LE MENO FORTI
Il match di secondo turno darà risposte interessanti, poiché – salvo sorprese – troverà un'avversaria non irresistibile come Mariana Duque Marino, che però ha azzeccato un bel successo contro Anastasija Sevastova. Camila parte favorita: a parte la ricucitura del rapporto con la FIT, il 2018 ci sta offrendo una Giorgi molto affidabile ma meno incline agli exploit. Continua ad avere un ottimo bilancio contro le top-10, quest'anno ha un bilancio di 8 vittorie e 6 sconfitte contro le giocatrici che – al momento del match – la precedevano in classifica. Tuttavia, quattro di queste vittorie sono arrivate al torneo di Sydney, in gennaio, quando aveva colto una bella semifinale. Da allora, le uniche vittorie contro classifica sono arrivate contro Gavrilova (Charleston), Van Uytvanck (Lugano) e il duo Stosur-Strycova (Praga). Va detto che l'australiana era numero 57 contro il numero 58 della Giorgi: per diverse ragioni, non lo si può definire un exploit. Al contrario, è quasi implacabile contro le giocatrici peggio piazzate: quest'anno ha vinto 8 partite su 11. Un cambio di tendenza rispetto all'imprevedibilità che ne aveva contraddistinto i primi anni di carriera. A Parigi avrà la possibilità di fare uno step in più.