Si sapeva che sarebbe stata dura, per Andreas Seppi. Ma nessuno poteva immaginare che il match contro Richard Gasquet diventasse un incubo. Un'ora e mezza, forse la peggiore in carriera. Non lo diciamo noi: lo ha bofonchiato Andreas durante il secondo set, quando le sue parole sono state intercettate da un microfono a bordocampo. 6-0 6-2 6-2 e non c'è molto da raccontare, se non la grande vena di Gasquet accompagnata a una giornata no di Seppi, deluso soprattutto per aver giocato così male su un campo importante. Contro Gasquet aveva vinto solo una volta in sette precedenti (Amburgo 2008, nella settimana della sua unica semifinale in un Masters 1000), ma le sconfitte erano state più che onorevoli. Nulla faceva pensare che Andreas si sciogliesse in questo modo. Ha commesso una miriade di errori (38, circa due a game) e non ha trovato quasi mai il pallino del gioco. Se è vero che il suo tennis pulito e ordinato mette in palla Gasquet, c'era comunque la possibilità di metterlo sulla difensiva. Invece i suoi errori hanno dato fiducia e tranquillità al francese, autore di alcune giocate straordinarie. Il pubblico non era numeroso, sul campo intitolato a Suzanne Lenglen, ma chi c'era è rimasto soddisfatto dalle smorzate, i rovesci magici e gli angoli acuti – quasi surreali – che Gasquet ha sfoderato negli 86 minuti di partita.
IL 2018 RIMANE POSITIVO
Andreas ha compiuto 34 anni e non può certo cambiare gioco e atteggiamento, a maggior ragione in funzione di un solo avversario. Tuttavia, è lecito sottolineare come non abbia trovato soluzioni alternative quando si è capito che il Piano A aveva trovato davanti a sé un muro di gomma. Difficilmente Andreas può inventarsi sortite a rete, o magari utilizzare con frequenza lo slice. Risultato? È finito in un vortice senza uscita, simboleggiato dal clamoroso smash sparato sul nastro e volato fuori, in corridoio. Seppi è rimasto lì, con lo sguardo perplesso, nascosto dal cappellino, consolato persino dai francesi. È andata così, ma non è un problema: Andreas è in grado di non deprimersi per una sconfitta e adesso arriva la stagione sull'erba, in cui spesso si esprime al meglio. Sette anni fa ha vinto il suo primo titolo ATP proprio sul verde, a Eastbourne. E quest'anno si presenterà intorno al numero 50 ATP, ma soprattutto da numero 21 della Race stagionale. Magari dopo Parigi perderà qualche posizione, ma il suo 2018 resta decisamente positivo. Quanto a Gasquet, ha un solo rimpianto: un sorteggio che lo porterebbe a sfidare Rafael Nadal al terzo turno. In un tabellone con parecchi buchi, la sua strada sembra sbarrata. Eppure sta giocando davvero bene.
ROLAND GARROS UOMINI – Primo Turno
Richard Gasquet (FRA) b. Andreas Seppi (ITA) 6-0 6-2 6-2