Per due set e mezzo Matteo Berrettini tiene il ritmo di Dominic Thiem, tanto da chiudere con un pizzico di amarezza. Poi l'austriaco cambia marcia e la spunta al quarto, ma il Roland Garros del romano resta davvero positivo. Ha vinto per la prima volta due partite, ha raccolto tante informazioni importanti e torna a casa col best ranking, nei primi 80 del mondo.Portarsi in doccia qualche piccolo rimpianto, quando dall’altra parte della rete c’era il numero 8 del mondo e si giocava alle sue condizioni, è un’ottima notizia. Resta la curiosità del “come sarebbe andata se”, perché per una mezz’ora abbondante Matteo Berrettini ha giocato meglio di Dominic Thiem, gli ha strappato un set e ha avuto tre palle-break consecutive per andare avanti di un break nel terzo, ma a 22 anni, al primo Roland Garros, è anche giusto sapersi accontentare. Il laziale è un ragazzo che pretende tantissimo da se stesso, quindi sarà addirittura un filino amareggiato dal 6-3 6-7 6-3 6-2 finale, ma ha la testa (pensante) sulle spalle, quindi c’è da scommettere che saprà cogliere in fretta le indicazioni che gli ha lasciato il suo primo match su uno degli stadi principali dei tornei del Grande Slam, l’affascinante Campo 1 del Roland Garros. E di messaggi positivi, racchiusi nelle due ore e mezza di gioco, ce ne sono eccome, a partire da tutte le conferme su quanto di buono si dice da tempo sul conto del laziale, passato in fretta da sconosciuto a elemento di punta del nostro tennis del futuro. Il suo tennis da servizio e diritto, così poco abituale per un tennista italiano, non sarà il più emozionante del mondo, ma funziona, cresce e ha ancora ampi margini di miglioramento. E poi c’è il modo di stare in campo, sempre positivo, in barba a quella racchetta frantumata nel terzo set, nel game che per Thiem ha segnato la svolta decisiva. Un gesto strano, non da Berrettini, ma talmente fuori contesto da contare zero. Anzi, racconta il desiderio che Matteo aveva di vincere la partita, anche se dall’altra parte c’era colui che sulla terra, al momento, è il secondo giocatore più forte del mondo. Come può essere una colpa?DUE SETTIMANE IMPORTANTI PER IL FUTURO
Parlando del suo pupillo, coach Santopadre ha sempre precisato che il loro è un progetto a lungo termine: se le tappe intermedie sono queste vien da pensare che il traguardo sarà particolarmente ricco. Tolto un quarto set in cui Thiem ha cambiato passo, negli altri tre c’è stata partita pari. Matteo ha dimostrato di saper reggere la pressione dell’austriaco da fondo campo, grazie al solito diritto ma anche a un rovescio che a piccoli passi sta diventando sempre più robusto. Ha aperto il match con un break, segno che la pressione del match e dell’avversario non l’ha sentita minimamente, e poi ha continuato a fare il suo tennis, provando a far male con la combinazione servizio-diritto. Un paio di distrazioni nel sesto game e due doppi falli di fila nel nono gli sono costati il primo set, e quando Thiem è salito sul 2-1 e servizio nel secondo la partita sembrava già finita. Invece Matteo non ha mollato, è rimasto a ruota, ha raccolto qualche aiutino ed è tornato prepotentemente nel match, meritandosi un tie-break in cui è stato più freddo di Thiem, colpevole di due errori di fila dal 5-5. Se poi l’azzurro fosse riuscito a portarsi 2-1 e servizio nel terzo, sfruttando il già citato 0-40 in un momento a lui favorevole, la seconda parte del match sarebbe stata sicuramente diversa, ma poco cambia. Il più forte è Thiem ed è giusto che abbia vinto lui. Matteo si porta via comunque il best ranking al numero 79 della classifica ATP, l’assegno più importante della sua carriera (il terzo turno a Parigi paga 130.000€), e soprattutto la consapevolezza di avere il tennis per combattere anche con i più forti. Se n’era accorto a Roma contro Alexander Zverev, e ne ha avuto la conferma già nel torneo successivo. L’autonomia a certi ritmi non è la stessa, ma (per ora) è normale che sia così. Fortunatamente è una delle cose su cui si può lavorare.
ROLAND GARROS UOMINI – Terzo turno
Dominic Thiem (AUT) b. Matteo Berrettini (ITA) 6-3 6-7 6-3 6-2
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