Inizia con un'inattesa sconfitta la stagione sull'erba di Camila Giorgi. A Nottingham l'azzurra si arrende in due set alla slovena Dalila Jakupovic, numero 118 WTA, più brava a interpretare i momenti decisivi dell'incontro. Un passo falso ci può stare, ma almeno sull'erba certe sconfitte sarebbe meglio evitarle. Specie ora che la top-50 è di nuovo a un passo.Con Sara Errani di nuovo costretta a fermarsi a causa dell’inasprimento della famosa sospensione per il caso letrozolo, per un periodo l’unica giocatrice azzurra a giocare sistematicamente a livello WTA sarà Camila Giorgi, fresca protagonista della miglior stagione sulla terra battuta della sua carriera. Grazie a degli ottimi risultati sul rosso, compresa il terzo turno al Roland Garros (perso 8-6 al terzo con la Stephens, poi finalista), la maceratese pareva aver gettato le basi giuste per regalarsi dei grandi risultati sull’erba, la superficie che più va d’accordo col suo tennis istintivo e poco ragionato, invece l’esordio stagionale sui prati è stato tutt’altro che soddisfacente. Al Nature Valley Open di Nottingham, curiosamente preferito al classico appuntamento di ‘s-Hertogenbosh (che nel 2015 le ha regalato l’unico titolo WTA della sua carriera), la 26enne azzurra è subito uscita di scena, sconfitta per 7-6 6-2 contro la slovena Dalila Jakupovic, numero 118 della classifica WTA. Un k.o. decisamente sorprendente, anche perché sul freschissimo Court 1 si è giocato il tennis che piace a Camila, con il servizio a farla spesso da padrone e gli scambi pronti a esaurirsi in non più di 3-4 colpi. Il problema è che sin dall’inizio la migliore in campo è stata l’avversaria, che ha mostrato un tennis che va a nozze sui prati, anche se – risultati alla mano – non è che sui campi verdi abbia mai ottenuto chissà quali risultati. Tuttavia, armata di un servizio da dieci ace è riuscita a sbrigare senza grandi difficoltà numerosi turni di servizio, e con un diritto particolarmente incisivo è riuscita a far male all’azzurra, trovando spesso per prima la soluzione vincente.OCCASIONE TOP-50, MA SERVONO PUNTI
Che per la Giorgi non fosse la giornata ideale si è capito già nel secondo game, quando l’azzurra ha ceduto la battuta a zero. Tuttavia, dal 2-4 15-30 sembrava essere finalmente entrata in partita: ha recuperato la parità, poi ha impedito all’avversaria di chiudere il set nel decimo game (serviva la slovena) e si è guadagnata il tie-break, allungando sul 3-1. Ma lì è successo il patatrac: con un gratuito di diritto ha riconsegnato il mini-break, l’avversaria ha ringraziato salendo 4-3 grazie a due ace di fila, e Camila l’ha aiutata con altri due errori. Prima un doppio fallo, poi un altro diritto lungo, a completare la serie di 5 punti di fila per l’avversaria, decisiva per la conquista del set. Nel secondo, invece, il turning point è arrivato nel terzo game: la 27enne di Jesenice ha tenuto il servizio da 15-40, negando l’assalto di Camila, che invece non è riuscita a difendersi quando a tentare l’allungo è stata l’avversaria. Con un gran diritto seguito da una risposta vincente la Jakupovic ha lasciato Camila immobile dal 30-30, scappando sul 4-2, e poi ha continuato a colpire vincenti nei momenti topici, contro una Giorgi via via sempre più spazientita e sfiduciata. Altri due winner negli ultimi due punti sono costati all’azzurra una sconfitta difficile da prevedere su qualsiasi superficie, a maggior ragione sulla sua cara erba. Tuttavia, una battuta d’arresto nel primo torneo ci può stare. L’importante è che resti un caso isolato: dopo aver raccolto ben sette vittorie sulla terra battuta, fare meno del solito sull’erba vorrebbe dire gettare al vento buone chance di scalare la classifica WTA, che la vede di nuovo a un passo dalle prime 50 del mondo.
WTA INTERNATIONAL NOTTINGHAM – Primo turno
Dalila Jakupovic (SLO) b. Camila Giorgi (ITA) 7-6 6-2
Circa l'autore
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...