La nota piattaforma di alloggi privati rivela che circa 80.000 appassionati sbarcheranno a Londra per seguire il torneo e usufruiranno del servizio. Forti dell'effetto Halep, i rumeni sono incontenibili: saranno il 97% in più dell'anno scorso. In arrivo tanti cechi, mentre c'è un netto calo dei serbi: poca fiducia in Djokovic.

La prima tennista a fare pubblicità ad Airbnb è stata Daria Kasatkina, pochi giorni fa, durante il Roland Garros. Aveva prenotato la sua permanenza a Parigi tramite il famoso portale, inaugurato nel 2007 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. La loro fu un'intuizione geniale: eliminarono il principio secondo cui l'hotel è l'unico sistema per alloggiare lontano da casa. Chiunque può mettere a disposizione uno spazio, da una stanza fino a… un castello. Per la sua permanenza al Roland Garros, la russa scelse un appartamento da condividere con il suo team. Era prenotato fino al lunedì della seconda settimana, ma il piazzamento nei quarti l'ha messa in difficoltà, dovendosi spostare all'improvviso in hotel. Ma se persino una giocatrice di livello utilizza Airbnb, figurarsi gli appassionati. A maggior ragione a Londra, durante Wimbledon: i Championships non sono soltanto un torneo, ma rappresentano un luogo di pellegrinaggio, simboleggiato dalla mitica “queue”, con migliaia di appassionati appollaiati in tenda, ogni notte, in attesa di aggiudicarsi l'agognato biglietto. Ma prima di arrivare alla coda, bisogna trovare un alloggio. Visto che i prezzi londinesi sono piuttosto alti, Airbnb sta facendo affari d'oro e consente di fare una “geografia” degli appassionati, rivelando chi sono i più ottimisti… e i più sfiduciati. Secondo gli ultimi dati, Airbnb accoglierà circa 80.000 appassionati da tutto il mondo. I “padroni di casa”, in cambio delle chiavi delle loro proprietà, muoveranno un giro d'affari enorme. Per intenderci, un paio di milioni di sterline al giorno. Durante il torneo, la tariffa media nei pressi di Church Road sarà di circa 100 sterline.

ENTUSIASMO RUMENO, DEPRESSIONE SERBA
Tutti contenti: i proprietari intascheranno qualche soldo extra, gli appassionati alloggeranno a prezzi accettabili e saranno a due passi da Wimbledon, magari evitando di prendere la metropolitana. Airbnb ha analizzato la provenienza delle prenotazioni nel periodo compreso tra il 2 e il 15 luglio, e nessuno si stupirà nel registrare un incremento del 97% (!) dei rumeni. Il recente successo di Simona Halep a Parigi ha scatenato un'isteria collettiva che si riverserà anche a Londra. Hanno grande fiducia anche i cechi: il recente stato di forma di Petra Kvitova (già due volte vincitrice) accende mille speranze, ma anche Karolina Pliskova può dire la sua. Gli arrivi da Praga e dintorni cresceranno del 44%. Wimbledon è un'istituzione per i britannici, anche se quest'anno sarà difficile gioire come nel 2013 e nel 2016. Difficilmente Andy Murray sarà della partita, mentre Johanna Konta pare in ritardo di condizione. Nonostante tutto, le prenotazioni dei britannici sono aumentate del 29%. Per molti di loro, evidentemente, basta esserci. I meno fiduciosi sono i serbi: i recenti progressi di Novak Djokovic (con tanto di wild card richiesta e ottenuta al Queen's) non hanno acceso troppi entusiasmi. Rispetto all'anno scorso, ci sarà una riduzione del 30% degli spettatori provenienti dalla Serbia. Jerone Merchiers, amministratore delegato di Airbnb Europa, gongola: “Essendo una delle maggiori attrazioni di Londra, Wimbledon attira un incredibile numero di spettatori, ogni anno, da ogni parte del mondo. La richiesta di alloggi è sempre molto alta. Per questo, è il periodo perfetto per ogni proprietario per diventare un “host” e dare il benvenuto ai fans”. Per adesso vincono i rumeni: vedremo se qualche exploit metterà in modo qualche popolo di appassionati. D'altra parte, con le prenotazioni last minute, c'è ancora spazio per tutti. O quasi.