Magari ci sarà un colpo di coda di Ivo Karlovic, ma il ranking ATP di questa settimana ha definitivamente chiuso un'epoca. Per la prima volta dopo 32 anni, tra i top-100 non c'è un solo giocatore nato nella mitica decade degli anni 70. Il tennis sarà pure invecchiato, ma certi limiti non possono essere superati. Giusto poche ore fa vi abbiamo raccontato il decadimento fisico di Daniel Nestor, 45 anni, che ha smarrito continuità ed è uscito dai primi 100 anche nel ranking di doppio. Per non parlare dei guai di Bob Bryan, che ha lasciato “a piedi” il gemello Mike. Come ha informato Tennis World USA, il primo giocatore nato nei “seventies” ha entrare nell'elite è stato Andre Agassi. Nato nel 1970, ha fatto irruzione tra i top-100 nel novembre 1986. Da allora, la decade è sempre stata rappresentata. L'ultimo a cedere è stato Ivo Karlovic, uscito dai primi 100 in virtù della scadenza dei punti intascati l'anno scorso a 's-Hertogenbosch (aveva perso in finale, mentre quest'anno si è arreso al primo turno contro Robin Haase). È ragionevole pensare che Ivo (oggi n.114) possa invertire il trend negativo. In fondo, potrebbe bastare un buon risultato a Wimbledon per riportare la classifica a due cifre. Resta il fatto che, per la prima volta dopo 31 anni e 6 mesi, il decennio non ha più rappresentanti. Per ovvi motivi anagrafici, i giocatori nati in quegli anni hanno dominato il circuito negli anni 90, intascando la bellezza di 42 Slam tra il 1989 e il 2004. L'ultimo, pensate un po', è stato Gaston Gaudio al Roland Garros 2004. Era già nata l'egemonia di Roger Federer (classe 1981) che ha tolto spazio a tantissimi giocatori.
FEDERER DIVENTA IL PIÙ ANZIANO
Piano piano, il ranking ha visto scomparire una serie di giocatori straordinari. Chi figura ancora nel ranking ATP di singolare è da considerarsi un vera e proprio reduce. A parte Karlovic, il computer registra soltanto sei giocatori nati prima del 1 gennaio 1980. E non tutti svolgono attività regolare: Roberto Menendez, Takao Suzuki, Razvan Sabau, Ruben Ramirez Hidalgo, Oh-Hee Kwon e Jan Hernych. A parte Karlovic, nessuno figura tra i primi 800. Gli anni 70 hanno dato grandissimi giocatori: su tutti, spiccano Pete Sampras (1971) e Andre Agassi (1970), ma non possono essere dimenticati campioni come Kafelnikov, Kuerten, Ivanisevic, Chang, Rafter, Krajicek, Rios e tanti altri. In 27 hanno raggiunto almeno una finale Slam (l'annata più rappresentata è il 1976 con Moyà, Kuerten, Philippoussis, Norman, Costa e Schuettler), mentre in ben 50 hanno giocato almeno una finale in un torneo Masters 1000. Parlando di top-10, sono 34 quelli che hanno chiuso una o più stagioni tra i primi dieci. L'uscita di scena di Karlovic sottolinea un altro dato statistico: essendo crollato anche Victor Estrella Burgos (classe 1980), Roger Federer è diventato il più anziano tra i top-100. Alla sue spalle, soltanto altri tre giocatori nati nel 1981: Feliciano Lopez, Julien Benneteau e il nostro Paolo Lorenzi. Adesso la palla passa ai nati negli anni 80. La loro epopea tra i top-100 è nata nel 1998, quando fu Marat Safin il primo a ottenere risultati di rilievo. Riusciranno a trovare un giocatore in grado di restare nel tennis che conta per un'altra decina d'anni?