Dopo la sbornia parigina, Marco Cecchinato si scopre competitivo anche sui prati, che negli anni scorsi aveva sempre snobbato. All'esordio a Eastbourne il siciliano vince un buon match contro Denis Istomin, ottimo giocatore da erba, agguantando i quarti di finale. Una vittoria preziosa per il morale in chiave Wimbledon, dove sarà testa di serie n.31.Difficilmente sarà l’erba a dirci se l’ultimo Roland Garros ha cambiato sul serio la carriera di Marco Cecchinato, proiettandolo a tempo pieno in una dimensione tutta nuova. Ma intanto, al rientro nel circuito dopo l’indigestione parigina di successi, punti, fama e popolarità, alla quale è seguita una meritata vacanza, il siciliano ha trovato già la prima conferma, battendo per 4-6 6-4 7-5 Denis Istomin all’esordio nel Nature Valley International di Eastbourne. Una vittoria tutt’altro che banale, perché l’uzbeco ci sa fare e sull’erba ci ha vinto il suo unico titolo ATP, tre anni fa a Nottingham, oltre ad aver raggiunto la seconda settimana a Wimbledon, mentre l’azzurro coi prati non è mai andato d’accordo, tanto da averci giocato solamente una partita in carriera. Aveva sempre rinunciato al suo posto nelle qualificazioni dei Championships, preferendo i Challenger europei, e lo scorso anno ha preparato lo Slam londinese (dove era in tabellone) giocando all’Harbour Club di Milano, sulla terra battuta, come a voler ribadire che le sue ambizioni sui campi verdi fossero pari a zero. Eppure, ora che il suo nuovo status di top-30 l’ha praticamente obbligato a prestare attenzione anche all’erba, con una testa di serie per Wimbledon – la trentunesima – da provare a far fruttare, il primo impatto è stato addirittura sorprendente. Per i motivi elencati c’era da aspettarsi ben poco, invece sul Campo 2 di Devonshire Park il palermitano è andato via via crescendo, dopo un inizio così così, fino a regalarsi il primo successo in carriera sull’erba. In virtù del bye ricevuto al primo turno gli vale direttamente un posto ai quarti di finale, giovedì contro uno fra Leonardo Mayer o John Millman, quest’ultimo avversario nella finale vinta ad aprile a Budapest, che ha dato il la all’esplosione dell’azzurro.
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TUTTO GIRA NEL VERSO GIUSTO
Un break nel quinto game della partita è costato a Cecchinato il primo set, e sembrava un segnale fin troppo chiaro di come sarebbe andata a finire, invece col passare dei minuti l’azzurro è andato via via crescendo, e ha preso confidenza con un tennis diverso da quello a cui è abituato. Sull’erba cambia quasi tutto: le condizioni, le palle, i rimbalzi, gli effetti, gli spostamenti e gli schemi da adottare, quindi servono pazienza e grande attenzione, perché bastano due punti giocati male per perdere una partita. Cecchinato ce le ha messe entrambe, è rimasto tranquillo, ha capito cosa fare e cosa non fare, e ha iniziato a sentirsi sempre più a proprio agio, fino a trovare la chiave per ribaltare la partita. Nel secondo set ha vinto un game fondamentale sul 4-4, risalendo da 0-30 grazie a una gran volèe bassa sul 15-30, e poi beffando Istomin nel gioco successivo, sfoderando nel momento del bisogno il miglior game della partita. E nel terzo è stato superiore sin dall’inizio: si è difeso alla grande nei suoi turni di servizio, e ha continuato a provare a costruirsi un’occasione in risposta, arrivata nel dodicesimo game. Cecchinato l’ha aperto con un vincente di diritto, e poi gli è bastato solamente mettere in campo la risposta, perché al resto ci ha pensato il 31enne di origini russe. Lunedì contro Seppi era stato perfetto nelle fasi decisive, mentre due giorni dopo è andato completamente in tilt. Ha sbagliato una palla, poi due, poi tre, finendo per consegnare all’azzurro gioco e partita. L’erba non sarà mai la sua superficie, ma Cecchinato fa bene a porsi degli obiettivi anche sui prati. Specialmente in un momento in cui tutto sta girando per il verso giusto.

ATP 250 EASTBOURNE – Secondo turno
Marco Cecchinato (ITA) b. Denis Istomin (UZB) 4-6 6-4 7-5