Non si placa il momento magico di Marco Cecchinato: al suo secondo torneo in carriera sull'erba il siciliano agguanta la semifinale a Eastbourne, battendo in rimonta John Millman. Capire di poter essere competitivo anche lontano dalla terra può essere la chiave per fare ulteriori passi avanti. Intanto può andare in finale: venerdì sfida Lacko.Sarà il periodo, il serbatoio che trabocca di fiducia o una svolta vera e propria, ma tutto ciò che tocca, ormai da qualche tempo, Marco Cecchinato lo trasforma in oro. Anche un torneo come quello di Eastbourne, che dopo una semifinale Slam poteva sembrare utile soltanto per preparare Wimbledon, può invece diventare l’occasione ideale per mettere subito in saccoccia un’altra semifinale ATP, e dar torto a tutti coloro che sostengono (o sostenevano) che con quel tennis possa essere competitivo solo sulla terra battuta. Soprattutto sì, e sarà sempre così perché la natura non si cambia, ma soltanto no, altrimenti non si sarebbe preso una semifinale al suo secondo torneo in carriera sui prati, lui che l’erba l’aveva sempre evitata, giocando solo dodici mesi fa a Wimbledon per riscuotere il corposo assegno di primo turno. Stavolta, invece, responsabilizzato dal nuovo ruolo di top-30, “Ceck” ha scelto di fare le cose bene. Si è presentato in Inghilterra addirittura a metà della settimana precedente al via, e i risultati si sono visti, sia nel successo all’esordio su Denis Istomin sia nella nuova rimonta siglata all’indomani, contro John Millman. L’aveva battuto ad aprile nella finale a Budapest, là dove nella sua mente è scattato qualcosa, e l’ha battuto di nuovo sul Court 1 di Devonshire Park, imponendosi per 5-7 6-3 6-2 in un match piuttosto simile a quello del giorno prima. Il siciliano non è partito benissimo, tenendosi a galla grazie al servizio, e un solo break gli è costato il primo set, ma poi ha iniziato a crescere gradualmente fino a diventare padrone del campo. Il diritto ha iniziato a fare male, Millman non è più riuscito a bloccarlo nell’angolo del rovescio e la partita ha cambiato faccia in fretta, rovesciandosi completamente.PUÒ BATTERE ANCHE LUKAS LACKO
“Sull’erba non c’è niente da stravolgere, semmai qualcosa da adattare. Giocare sull’erba mi diverte, e comunque non mi voglio accontentare”, aveva detto qualche giorno fa l’azzurro in un’intervista al Corriere dello Sport, e sta dimostrando che non erano solamente frasi fatte. Né la prima, dato che si è adattato molto in fretta, né la seconda. Contro Millman la svolta è arrivata sul 4-3 del secondo set: l’australiano ha aperto l’ottavo game con un doppio fallo, Cecchinato si è portato 0-30 con un gran diritto e appena ha visto la chance di cambiare marcia non si è più fermato. Con altri due punti di fila ha tolto per la prima volta la battuta all’australiano, poi ha chiuso il set, e quindi è scappato subito sul 3-0 e servizio nel terzo, mettendo il successo al riparo dai pericoli. Un quarto d’ora più tardi, al terzo match-point, ha potuto strillare un “vamos” in direzione del suo angolo, occupato da Simone Vagnozzi e dal preparatore Umberto Ferrara, dando immediatamente continuità al suo periodo meraviglioso. Dopo quella raggiunta al Roland Garros, una semifinale a Eastbourne può apparire persino banale, invece ha un grande valore. E non solo perché ribadisce che la fame di vittorie non si è affatto placata, ma anche perché conferma una crescita a 360°, fondamentale per un ragazzo che in carriera lontano dalla terra battuta aveva vinto davvero poche partite, anche a livello Challenger. Capire di poter essere competitivo su tutte le superfici è fondamentale per il futuro, perché per fare un ulteriore passo avanti è necessario fare punti per undici mesi all’anno. Nel frattempo, a Eastbourne c’è una chance concreta per arrivare addirittura in finale: il prossimo avversario di Cecchinato sarà lo slovacco Lukas Lacko, numero 94 ATP. Uno che sull’erba sa il fatto suo, ma non è certo imbattibile. Specie per il Cecchinato degli ultimi due mesi.
ATP 250 EASTBOURNE – Quarti di finale
Marco Cecchinato (ITA) b. John Millman (AUS) 5-7 6-3 6-2
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