All'esordio a Bastad Fabio Fognini corre qualche rischio di troppo contro Mikael Ymer, in una giornata in cui il suo tennis funziona meno del solito, ma nella lotta riesce a salvare la pelle. Il numero uno azzurro stringe i denti nel secondo set, domina il terzo (aiutato dai problemi del rivale) e nei quarti di finale se la vedrà con Federico Delbonis.Cambiare, a volte, può far bene. Nel 2017 Fabio Fognini ha preferito per la prima volta Gstaad ad Amburgo, finendo per vincere il torneo, mentre quest’anno ha deciso di rinunciare al torneo di Umag, interrompendo una striscia di dieci partecipazioni consecutive per volare a Bastad, dove si augura che possa andare a finire come nel luglio di dodici mesi fa. Intanto, il numero uno azzurro ha fatto il suo esordio allo SkiStar Swedish Open battendo per 1-6 6-4 6-2 la wild card Mikael Ymer in un match alla Fognini, con poca continuità e poca logica, in una di quelle tipiche giornate in cui le cose funzionano poco e male, e l’unico obiettivo diventa quello di salvare la pelle. Le carenze di Fabio hanno aggiunto fin troppa battaglia a una partita che sembrava decisa già alla vigilia, appiattendo la differenza di livello che lo separa dal più giovane dei due fratelli di genitori etiopi, chiamati a restituire qualche buon risultato al tennis svedese. Elias, classe 1996, vede i primi 100 da vicinissimo, mentre Mikael ha due anni in meno e viaggia ancora fuori dai primi 300, ma chi preferisce scommettere su di lui piuttosto che sul fratello maggiore non ha tutti i torti. Perché, anche se a parità d’età era decisamente più avanti Elias, il diciannovenne allenato da Johan Hedsberg sembra più centrato e più quadrato, come si è visto nel modo in cui ha tolto il primo set a un Fognini poco ispirato e davvero fallosissimo, specialmente col diritto. Fabio è partito male e lo svedese – già protagonista martedì di un bel successo su Denis Istomin – non si è fatto pregare, l’ha doppiato nei punti e ha chiuso 6-1 in appena 27 minuti, cancellando dalla testa di Fognini il pensiero che sarebbe stata una passeggiata e spedendolo a schiarirsi le idee negli spogliatoi, durante un toilet break.LO SVEDESE SI FA MALE NEL FINALE
La piccola pausa ha fatto bene a Fognini, che al rientro in campo è riuscito almeno a proporre un tennis un tantino migliore, e dove non è arrivato con la brillantezza è arrivato con la voglia stare nel match, per non salutare il torneo già all’esordio. La sicurezza col diritto era quella che era, tanto che da 3-1 e servizio il ligure ha rischiato seriamente di finire sotto 4-3, e poi ha dovuto lottare per salvarsi in un eterno nono game, durato 18 punti e una decina di minuti. Sembrava proprio che non dovesse vincerlo, tanto da sfoderare la frase “stavo al mare il Puglia ed ero più contento”, ma la sorte ha deciso di dargli una mano con un nastro vincente sulla sesta palla game, è salito 5-4 e poi ha preso la partita in mano, trovando finalmente un buon aiuto dal diritto. Con un paio di ottime giocate ha messo paura a Ymer quel tanto che è bastato per raccoglierne due errori e scippargli il set, e una volta agguantato il terzo set e tolto fiducia al rivale si è capito che non avrebbe più perso. Come se non bastasse, a giocare per lui è arrivato anche un problema alla coscia sinistra dello svedese, che dal 2-2 ha iniziato a trascinarsi per il campo, non riuscendo più a essere competitivo. Ha provato a risolvere il problema con un paio di trattamenti del fisioterapista, ma ha finito il match praticamente immobile, chiudendo a testa bassa una partita ben interpretata, anche se nei momenti chiave la differenza fra il n.15 e il n.337 del mondo è venuta a galla. Tuttavia, se vorrà fare altra strada in terra svedese Fabio dovrà alzare eccome il suo rendimento già domani, quando se la vedrà con Federico Delbonis, capace di batterlo in tre dei sei precedenti. La buona notizia è che se c’è un giocatore capace di cambiare completamente volto in sole 24 ore quello è proprio Fognini.
ATP 250 BASTAD – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Mikael Ymer (SWE) 1-6 6-4 6-2
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Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...