Novak Djokovic perfetto e invincibile. Il numero due del mondo gioca una partita di altissimo livello e sconfigge Jannik Sinner nella prima semifinale di Wimbledon con lo score finale di 6-3 6-4 7-6 dopo due ore e quarantanove minuti di battaglia
Novak Djokovic perfetto e invincibile. Il numero due del mondo gioca una partita di altissimo livello e sconfigge Jannik Sinner nella prima semifinale di Wimbledon con lo score finale di 6-3 6-4 7-6 dopo due ore e quarantanove minuti di battaglia. Per il numero uno d’Italia rimane comunque un grande torneo ed il miglior risultato in carriera in uno slam, il famelico Djokovic invece domenica andrà a caccia dell’ottavo Wimbledon e del ventiquattresimo slam della sua carriera. Con il sogno ‘Grande Slam’ più vivo che mai. Domenica affronterà o Carlos Alcaraz o Daniil Medvedev, protagonisti della seconda semifinale.
L’inizio di partita sembra promettente per Sinner che si procura due importanti palle break nel primo game, ma Djokovic le annulla alla grande e riesce a cominciare avanti la partita. Nel secondo game Jannik pecca con il diritto, compie due errori non forzati e il serbo alla prima palla break consolida il vantaggio. Game dopo game l’azzurro trova più continuità alla battuta, ma ormai il set si gioca sui turni di servizio di un Djokovic preciso e centrato. Il nono game è la prova di tutto ciò: il numero due del mondo perde il primo punto e poi mette a segno tre aces e un servizio vincente, 6-3.
Sinner comincia a provare qualcosa di diverso: qualche smorzata e qualche discesa a rete per provare a mischiare le carte ad un Djokovic semplicemente perfetto. I primi due games vanno via senza patemi d’animo, ma il momento decisivo lo si vive già nel terzo di gioco quando Djokovic sfrutta alla perfezione un doppio fallo, un brutto errore di diritto da parte di Sinner e si prende il break anche nel secondo set. Nel quarto game succede di tutto: un punto dato a Sinner per un urlo di Djokovic di troppo (hindrance), poi un warning per aver sforato i 25 secondi, una palla break annullata dal serbo (per via di un errore di diritto di Sinner in spinta) e Nole in qualche modo sale sul 3-1. Il numero uno d’Italia prova a rimanere attaccato alla partita, risorge da un 15-40 nel settimo game grazie a quattro vincenti di fila, ma Djokovic è un cecchino. Continua a servire alla perfezione e non concede nessun’altra chance al suo avversario: 6-3 6-4, due set a zero.
L’inizio della terza frazione di gioco ricalca quelle precedenti, nuovamente nel terzo game Djokovic ha la chance di chiudere a tripla mandata l’incontro. Ma Sinner è straordinario: risorge da un mortifero 0-40, piazza cinque punti di fila e dà un segnale importante a tutta la partita. Jannik non molla nonostante il percorso è degno di una salita del Tour de France, ma l’azzurro continua a servire con regolarità e riesce quantomeno a fare partita pari. Anzi, è lui ad avere la grande chance di chiudere il set: sul 5-4 si porta 15-40 sul servizio di Djokovic, ma il serbo da campione riesce a rimanere in scia impattando sul 5-5. Il momento è caldissimo: i due giocatori non tremano e si approda al tie-break. Sinner parte bene, si porta sul 3-1 ma poi commette un brutto doppio fallo. Si vive sull’equilibrio con Djokovic che, sul 4-4, cambia marcia e chiude i giochi. Domenica giocherà l’ennesima finale a Wimbledon e andrà a caccia della storia.