Non si è ancora spenta la eco per la vittoria di ITF e Kosmos per la riforma della Coppa Davis, ma rimane in sospeso – con qualche malumore per le giocatrici – la questione legata alla Fed Cup. In particolare, da un paio d'anni si discute sulla possibilità di abolire il World Group II e portare il Gruppo Mondiale a 16 squadre, un po' come accadeva a quella che è stata la Davis fino a oggi. All'Annual General Meeting di Orlando, tuttavia, la Fed Cup ha avuto un ruolo poco più che marginale. Troppe tensioni, troppe incertezze legate alla Coppa Davis per pensare di effettuare un discorso importante legato alla “sorellina”. Va detto che la Fed Cup non ha il prestigio e la storia della Davis (è nata "soltanto" nel 1963), e per anni ha avuto una formula vagamente simile a quella che adotterà la Davis a partire dal 2019: si giocava in una sede unica e tutti si risolveva in una settimana. Circa quindici anni fa, dopo aver sperimentato anche la formula della Final Four, si è deciso di renderla più simile alla Davis con l'istituzione di un format che differiva soltanto su due punti: World Group a 8 squadre e ogni weekend limitato a due giorni anziché tre. Nel 2019 si andrà avanti così, se non con alcune piccole modifiche: come in Davis, è stato istituito il tie-break nel set decisivo, e le rose delle formazioni saranno estese da 4 a 5 giocatrici. Vista la formula della Fed Cup, con il doppio collocato in fondo al programma, la presenza di una doppista è spesso più che sufficiente. Ad ogni modo, con il nuovo format sarà possibile individuare tre singolariste e dare maggiore respiro ai capitani. L'eventuale riforma della Fed Cup avrebbe riguardato anche l'Italia di Tathiana Garbin, che peraltro dall'anno prossimo potrà contare sul ritorno di Camila Giorgi: risolta ogni vertenza con la FIT, l'italoargentina tornerà a disposizione. Con il mantenimento del World Group II, dunque, le azzurre dovranno andare a vincere in Svizzera per accedere agli spareggi per acciuffare il World Group I nel 2020… a meno che non si decida di intervenire anche sulla Fed Cup.
KOSMOS SARÀ INTERESSATA?
A margine della votazione per la Davis, il presidente ITF Dave Haggerty ha parlato anche della manifestazione femminile, dicendo che l'obiettivo è replicare per la Fed Cup quanto è stato fatto per la Davis. L'emendamento vergognosamente approvato dai delegati nell'assemblea di Orlando, in effetti, facilita le cose. Da adesso in poi, non ci sarà più bisogno dell'approvazione delle federazioni affiliate, ma sarà il Consiglio d'Amministrazione ITF a cambiare come e quando vorrà il format delle varie competizioni. Parlando con Tennis Channel, Haggerty ha detto che potrebbe essere fatto qualcosa già a partire dal 2020. Durante il torneo di Cincinnati, diverse giocatrici hanno espresso il loro rammarico per la scarsa considerazione della Fed Cup rispetto alla Coppa Davis. In particolare Caroline Garcia, Simona Halep e Petra Kvitova. Lamentele comprensibili, ma non va dimenticato un dettaglio: Kosmos si è lanciata sulla Davis, mentre (per ora) non si è mai parlato di Fed Cup. L'unico frangente in cui sono state menzionate le donne è quando è emersa l'intenzione di organizzare una competizione mista, una specie di Hopman Cup, da giocarsi in aprile. Andrà verificato se la Fed Cup è in grado di garantire le stesse potenzialità economiche della Coppa Davis. Molto difficile. In preda all'entusiasmo per l recente successo, e in vista di una probabile rielezione a capo della Federazione Internazionale, certamente Haggerty proverà a fare qualcosa per una manifestazione che tutto sommato funziona benino, ma che ha limiti strutturali e potenzialità inferiori. A oggi, il limite maggiore riguarda proprio il Gruppo Mondiale a 8 squadre. In questo modo, il ricambio tra le vincitrici è davvero irrisorio. Basti pensare che negli ultimi 15 anni hanno sollevato il trofeo soltanto quattro nazioni: Russia, Italia, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Le premesse per un cambiamento, tuttavia, sembrano esserci anche per la Davis in gonnella. Sinceramente, vista la sua storia e le sue tante modifiche di format, qualsiasi cambiamento non sarà un particolare trauma. La vera botta, il tennis, l'ha ricevuta il 16 agosto 2018.