Con un tennis bellissimo, completo a tutto campo e condito da tante discese a rete, la 22enne ceca si fa conoscere nel palcoscenico più importante: batte Garbine Muguruza sul Louis Armstrong e, in un solo torneo, raddoppierà il prize money guadagnato in carriera. Figlia di un ex calciatore, non ha praticamente svolto attività junior.

Da quelle parti le giocatrici spuntano così, come funghi. Come se l'aria della Repubblica Ceca abbia qualcosa di magico. Pochi conoscevano Karolina Muchova prima di stanotte, anche perché non ha svolto attività giovanile e non aveva mai frequentato il tennis mainstream. Molti se ne saranno innamorati dopo averla vista vincere contro Garbine Muguruza, all'ennesimo fallimento stagionale. Se in passato si concedeva almeno un risultato salva-stagione, nel 2018 non ne ha azzeccata una. Ma sotto le luci del Louis Armstrong, in un match terminato ben oltre l'1 di notte, è rimasta sorpresa anche lei dalla prestazione della numero 202 del mondo, sembrata un UFO piombato da chissà dove. Come Anhelina Kalinina, che aveva fatto penare la Stephens, anche la ceca era alla sua terza partita in assoluto nel circuito maggiore. Ma il suo tennis a tutto campo, brillante e spettacolare, fa pensare che ne giocherà parecchie. Intanto ha raccolto il successo della vita, un 3-6 6-4 6-4 che la proietta al terzo turno contro Ashleigh Barty. Sarà un match per palati fini, quelli che non si rassegnano alla robotizzazione del tennis. E pensare che sembrava una serata di routine, persino banale, per la Muguruza. Si è aggiudicata nove dei primi dieci punti ed è volata rapidamente sul 5-0. All'improvviso, la Muchova (figlia di Josef Mucha, ex calciatore a attuale allenatore nel campionato ceco) ha ritrovato il suo tennis. Un gioco piacevole, a tutto campo, fatto di piedi ben piantati sulla riga e notevoli discese a rete, soprattutto in controtempo. Roba rara, nel circuito femminile, peraltro supportata da ottime volèe. Il suo gioco inusuale ha mandato in tilt la Muguruza, costretta a mettere insieme i pezzi di un puzzle inedito, e per questo complicato.

37 DISCESE A RETE
Karolina non ha fatto in tempo a ricucire lo strappo nel primo set, ma si è portata 3-0 nel secondo. A esaltare, tuttavia, sono state le modalità. Un gran lungolinea le ha dato il break del 2-0, poi è salita 4-1 con una serie di approcci a rete decisamente convincenti. I numeri dicono che si è presentata a rete 37 volte, intascando 21 punti. Ma non faceva come molte, troppe colleghe, che vanno a giocare la volèe dopo essersi già costruite il punto. Lei si getta all'avventura, con quel pizzico di incoscienza dettata dai 22 anni di età. Ma se non è mai andata oltre il numero 179 WTA ci sarà un motivo: e allora la Muguruza si è ripresa, fino ad agganciarla sul 4-4. Uno dei punti-chiave si è giocato quando Garbine ha servito per rimanere nel set, sul 30-30: la Muchova ha giocato una difficile volèe, poi la spagnola ha giocato un buon pallonetto. Fino ad allora, era stata una scelta felice. Stavolta no: la volèe alta di rovescio era vincente. Un altro vincente, stavolta di dritto, portava il match agli straordinari. Garbine teneva a giocare un buon Us Open, dunque provava a restare mentalmente nel match: si portava 2-0 nel terzo, aveva quattro palle break per tracciare un divario forse incolmabile, ma la Muchova vinceva un game di 16 punti, peraltro chiudendolo con un ace. A quel punto, si è definitivamente sciolta e ha mostrato un coraggio che ha colmato l'inesperienza. Il match filava liscio fino al 5-4, quando scippava il servizio alla Muguruza e poteva esultare dopo l'ultimo dritto della spagnola, fuori di metri. “Per me era la prima volta in uno stadio così grande – ha detto la ceca – ho avuto bisogno di un po' di tempo per adattarmi, ma in qualche modo ce l'ho fatta. Come ho fatto a vincere? Non so, sono sopravvissuta”. Intanto il suo portafoglio si ingrosserà all'improvviso: in tutta la carriera aveva vinto 103.137 dollari, mentre la sua marcia americana gliene ha già garantiti 156.000. E pazienza se sono lordi.

US OPEN DONNE – Secondo Turno
Karolina Muchova (CZE) b. Garbine Muguruza (SPA) 3-6 6-4 6-4