Il solito Benoit Paire tutto genio e sregolatezza non crea particolari problemi a Roger Federer, al quale basta il minimo sindacale per spuntarla in tre set e approdare al terzo turno dello Us Open. La caduta combinata di Chung e Fognini gli regalerà un ottavo di finale più comodo del previsto, ma prima lo svizzero dovrà battere Nick Kyrgios.Sfida dal pronostico pressoché scontato, quella del secondo turno dello Us Open tra Roger Federer e Benoit Paire, due mondi e modi opposti di interpretare il tennis, e il talento abnorme piovuto ad entrambi dal cielo e dal fato. Le carriere dei due giocatori parlano chiaro. Carriere che entrambi si sono scelti, hanno inseguito e continueranno a inseguire fino all’ultimo punto giocato. Lo svizzero la spunta facilmente, per 7-5 6-4 6-4, eppure per tutta la durata del match non ha mai messo in mostra, se non a isolati sprazzi, il suo tennis dei giorni migliori. In realtà non ne ha avuto bisogno. Paire resiste giusto un paio di turni di battuta prima di inabissarsi nella sua follia. Per Federer, come per chiunque incontri il francese, non è facile giocare contro un giocatore che passa da vincenti trovati dal nulla a errori su palle che chiunque tramuterebbe in punto. Ottenuto subito il break, anziché premere sull’acceleratore, Roger tentenna e fatica a imporre il suo dominio. Si porta sul 4-2 dopo aver salvato una palla del contro break, ma se lo fa recuperare il turno di battuta successivo, per ritrovarsi sul 5-5. Ma quando dall’altra parte della rete c’è Paire non c’è mai da scoraggiarsi, perché un’altra occasione arriva sempre. Ed eccola puntuale sul 5-5: il francese con un doppio fallo e due gratuiti riconsegna l’agognato break allo svizzero, che questa volta non può che chiudere e mettere in cassaforte il primo set, sempre preziosissimo anche sulla lunga distanza.
FA TUTTO PAIRE, NEL BENE E NEL MALE
I successivi due set non si discostano molto dall’incipit dell’incontro. Paire fa e disfa, nel bene e soprattutto nel male è lui a scrivere lo spartito di questa assurda partita. Nel quinto game, eccolo esibirsi nella sagra dell’insensatezza. Serve & volley giocato male, palla corta eseguita peggio e doppio fallo. Federer si trova avanti di un break senza aver fatto un punto di sua sponte, mae continua a faticare. Per issarsi sul 4-2, come nel primo set, deve annullare una palla del contro-break. Benoit fa di tutto per accelerare la sua agonia. Tra doppi falli, altre assurde smorzate ed errori non forzati a velocità folli offre la palla del doppio break e quindi un set point allo svizzero. Che chiude, infine, sul 6-4. Il terzo set Paire decide di lasciarlo andare dopo due game. Errori come non ci fosse un domani e in pochi minuti Federer si ritrova 4-1 e servizio. Perso per perso, Benoit comincia uno show insensato fatto di tocchi scriteriati e assieme sublimi. Federer fa l’errore di volerlo rincorrere, cede uno dei due break, e solo grazie alla ritrovata consapevolezza che è meglio chiudere in fretta, l’incontro finisce senza più sussulti. Paire saluta gli Us Open al secondo round, ma non era nelle sue pretese (e possibilità?) ambire ad altro, mentre Roger approda al terzo turno dove sabato troverà un altro personaggio che fa della follia il suo marchio di fabbrica. Ma Kyrgios, per questo Federer, sarà avversario ben più problematico. E questa versione sbiadita dello svizzero potrebbe incontrare più di una difficoltà.

US OPEN UOMINI – Secondo turno
Roger Federer (SUI) b. Benoit Paire (FRA) 7-5 6-4 6-4