Bastano sei set alla Croazia per conquistare contro gli Stati Uniti entrambi i singolari del venerdì, e dare una piega già (quasi) decisiva al duello di Zara. Coric firma l'1-0 battendo Johnson, Cilic fa il bis contro Tiafoe e diventa il giocatore più vincente nella storia della Davis croata, scalzando Ivan Ljubicic. Hanno le carte in regola per vincere la Davis.Senza John Isner e Jack Sock, che non ne azzecca una dal 2017 ma sulla terra sa giocare meglio di quasi tutti i connazionali, il compito degli Stati Uniti a Zara era complicatissimo, ma c’è da scommettere che in cuor suo capitan Jim Courier sperasse in un punto nella prima giornata, o almeno che i suoi facessero bella figura. Invece, il bilancio del venerdì di Steve Johnson e Frances Tiafoe è all’opposto: sei set giocati in due, zero vinti. Merito di Borna Coric (prima) e Marin Cilic (poi), troppo superiori su una superficie studiata ad hoc per mettere in difficoltà gli statunitensi, a maggior ragione dopo un mese abbondante di cemento. La logica diceva che dovesse essere 2-0 Croazia e così è stato, tanto che la finale sembra già a un passo. Al team capitanato da Zeljko Krajan serve ancora un punto, da vincere fra sabato e domenica, con la possibilità di partire favoriti in tutti e tre gli incontri. Lo dice la classifica e l’abitudine al rosso, ma anche le prestazioni dei due singolaristi croati nella giornata inaugurale. Volendo osservare i loro match al microscopio non hanno nemmeno giocato benissimo, ma due prestazioni oneste sono bastate per dare al duello una bella piega, e anche se nel tennis la proprietà transitiva non è di casa una rimonta degli Stati Uniti entrerebbe di diritto fra le imprese della storia della Coppa Davis. Sarebbe un bel modo per dirle addio, ma difficilmente succederà. Ad aprire le danze a Zara ci ha pensato Coric, che ha inchiodato Johnson sulla diagonale del rovescio e l’ha obbligato a giocare tanti, tantissimi slice. Una soluzione sufficiente da sola per permettere al fresco top-20 di Zagabria di comandare dall’inizio alla fine, con qualche difficoltà solo nel secondo set. Si è lasciato riprendere da 3-1, poi è finito sotto per 3-1 nel tie-break, ma ha recuperato immediatamente e lì ha ammazzato la partita, chiusa per 6-4 7-6 6-3.
CILIC DA RECORD: SUPERATO LJUBICIC
Ancora più facile il compito di Cilic, l’unico dei quarto finalisti dell’ultimo Us Open impegnato nelle semifinali, mentre nei play-off ci sono sia Dominic Thiem sia John Millman, avversari a Graz (2-0 Austria). La possibilità di scendere in campo senza un briciolo di responsabilità ha giovato al numero 6 del ranking mondiale nel duello col debuttante Frances Tiafoe, uno dei giovani della Next Gen, capace quest’anno di vincere il suo primo titolo ATP, ma non ancora pronto per vincere una partita simile, specie sul rosso. La differenza fra i due si è vista tutta nella prima metà del confronto, quando Cilic è salito senza sudare sul 6-1 4-1 e servizio, con due break, macinando gioco con servizio e diritto e obbligando lo statunitense ad arrancare dietro la linea di fondo. Lì la partita è un po’ cambiata, perché Cilic ha perso per qualche game il controllo del diritto, Tiafoe ha preso coraggio, ha vinto due game di fila e c’è mancato poco che non recuperasse anche il secondo break, in un ottavo game da sedici punti, il più lungo dell’intera giornata. Tuttavia, il croato ha tenuto i nervi saldi e anche la battuta, chiudendo il set nel game seguente, e poi è stato bravissimo a evitare inutili sprechi di energie nel terzo set. I due hanno battagliato punto su punto fino al tie-break, quando Tiafoe è salito sul 4-2, col progetto di giocare almeno il quarto set. Ma non c’è stato verso: nel momento del bisogno Cilic ha trovato quattro punti di fila, ha ribaltato il tie-break e dato il 2-0 ai suoi, firmando il suo 37esimo successo in Davis fra singolare (27) e doppio (10), molto importante a livello statistico. Infatti, gli ha permesso di scalzare Ivan Ljubicic dal ruolo di giocatore più vincente nella storia della nazionale croata, e di avvicinare il grande obiettivo di replicare l’impresa di tredici anni fa, quando lo stesso Ljubicic e Mario Ancic vinsero l’Insalatiera a Bratislava, a spese della Slovacchia di Hrbaty e Kucera. Prima c’è da conquistare la finale, possibilmente già sabato con gli specialisti del doppio Ivan Dodig e Mate Pavic, poi se ne riparlerà. Anche se con un top-10 come Cilic e un giovane in grande crescita come Coric il successo è più che una semplice speranza.

CROAZIA VS STATI UNITI 2-0
Sportski Centar Visnjik, Zara, terra rossa indoor
Borna Coric (CRO) b. Steve Johnson (USA) 6-4 7-6 6-3
Marin Cilic (CRO) b. Frances Tiafoe (USA) 6-1 6-3 7-6
Dodig/Pavic (CRO) vs M. Bryan/Harrison (USA) sabato