Dura appena 28 minuti il quarto di finale di Tokyo fra Giorgi e Azarenka: la bielorussa getta la spugna dopo soli otto giochi per un problema alla coscia sinistra, lasciando strada alla maceratese. Per Camila è la terza semifinale in un Premier, e le regala un nuovo best ranking fra le top-30.Fra le ragioni che fra 2016 e 2017 hanno allontanato Camila Giorgi dalle posizioni di classifica che le competono, c’è stata anche un po’ di sfortuna. Specialmente nella passata stagione la tennista di Macerata si è fatta male spesso, faticando ancor più del solito a trovare quella continuità che già non fa parte del suo DNA. Per questo, è come se la sorte abbia deciso di farsi perdonare a Tokyo, mettendoci lo zampino (ma stavolta in maniera positiva) in uno degli incontri più importanti della sua carriera. Perché nel duello contro Victoria Azarenka, costretta al ritiro dopo meno di mezz’ora per un fastidio alla coscia sinistra, non c’era in palio soltanto la semifinale in un Premier, la terza nella carriera dell’azzurra, ma anche la possibilità di raccogliere i punti necessari per ritoccare il best ranking di numero 30, siglato nel 2015. Il traguardo ideale per coronare la miglior stagione della sua carriera. Camila poteva fissarselo per il post-Us Open, non avendo alcun punto da difendere, e invece l’ha agguantato immediatamente, al primo torneo, con un aiuto della sorte ma anche la capacità di meritarsi la “spintarella”, grazie alla splendida vittoria di giovedì contro la numero uno del mondo Caroline Wozniacki. Spiace per la Azarenka, che sta provando a tornare ad alti livelli dopo la maternità e la battaglia legale con l’ex fidanzato che l’ha tenuta per mesi lontano dal circuito, ma grazie al suo ritiro la Giorgi ha già messo insieme un totale di 185 punti, sufficienti per scalare altre 8 posizioni in classifica (sono una cinquantina da inizio anno) e portarsi virtualmente al numero 29. In termini di prestigio il nuovo best ranking vale fino a un certo punto, visto che tra essere 37 o 27 la differenza è minima, ma può pesare dal punto di vista simbolico. Come a dire che le difficoltà delle due stagioni scorse sono ufficialmente alle spalle, e l’azzurra può ripartire da dove aveva lasciato nel 2015. SEMIFINALE CON NAOMI OSAKA
Sarebbe stato meglio vincere sul campo”, ha detto l’azzurra nella breve intervista post-match, che da ormai tre incontri vede l’intervistatrice sforzarsi invano per farle dire qualche parola in più. Non ce la fa e non ce la farà, ma dopotutto quel che conta è che la Giorgi non si tiri indietro in campo. Oggi lo stava facendo bene: un brutto game sull’1-1 le era costato il break, ma l’aveva immediatamente recuperato, dopo che al cambio di cambio la Azarenka aveva chiesto l’intervento del coach e lamentato il fastidio alla gamba, vistosamente fasciata. Sul 4-3 per l’azzurra il gioco che ha convinto “Vika” a gettare la spugna: Camila le ha strappato la battuta a zero con tre colpi vincenti, e al termine del game lei si è seduta al cambio campo, chiedendo l’intervento della fisioterapista. Ma non si è fatta nemmeno trattare: le due si sono scambiate giusto qualche parole, poi la tennista di Minsk si è tolta i polsini ed è andata a stringere la mano alla maceratese, ad appena 28 minuti dall’inizio dell’incontro. Come anticipato, la Giorgi ha conquistato la sua terza semifinale in carriera in un torneo Premier, dopo quella del 2014 a New Haven e quella dello scorso gennaio a Sydney. Sabato, all’alba italiana (non prima delle 6, più facilmente intorno alle 7), andrà a caccia della prima finale, contro la campionessa dello Us Open Naomi Osaka, capace di confermarsi subito ad alti livelli dopo il titolo a New York. Un risultato non banale, specie visti i precedenti delle ultime campionesse Slam, che nel primo torneo dopo il trionfo avevano sempre faticato. Lei, accolta in Giappone come una superstar, è invece partita alla grande, battendo in due set Cibulkova e Strycova. Un’altra dimostrazione di come non sia affatto una qualsiasi.

WTA PREMIER TOKYO – Quarti di finale
Camila Giorgi (ITA) b. Victoria Azarenka (BLR) 5-3 ritiro
Naomi Osaka (JPN) b. Barbora Strycova (CZE) 6-3 6-4
Karolina Pliskova (CZE) b. Alison Riske (USA) 6-1 6-7 7-6
Donna Vekic (CRO) b. Caroline Garcia (FRA) 6-3 6-4