Scelta la sede per l'ultima finale di Davis con la vecchia formula: i francesi hanno scelto il Pierre Mauroy di Lille, in una configurazione che permetterà di ospitare oltre 26.000 spettatori. Lille ha già ospitato il match di Davis con più pubblico. Curiosità per la scelta della superficie: sarà terra o cemento?

Lille non sarà una grande città, ma ha il vantaggio di ospitare lo splendido Stade Pierre Mauroy. E allora non sorprende l'annuncio, avvenuto in queste ore, che sarà proprio Lille a ospitare la finale di Coppa Davis 2018, l'ultima con il vecchio formato. Croazia e Francia si affronteranno in un impianto polifunzionale, che nella sua configurazione “tennistica” garantirà la bellezza di 26.429 posti a sedere, superando di gran lunga i requisiti minimi richiesti dall'ITF per una finale di Davis, con 12.000 posti a sedere. L'evento si terrà dal 23 al 25 settembre, dunque con il tetto chiuso a garantire condizioni indoor. Sarà la terza volta negli ultimi cinque anni che Lille ospiterà una finale di Davis: nel 2014 fu il teatro dello storico successo della Svizzera di Roger Federer, mentre lo scorso anno la Francia si è aggiudicata la sua decima Davis, mettendo fine a un digiuno di 16 anni, battendo il Belgio all'ultimo singolare. La finale del 2014, tra l'altro, ha fatto registrare il record assoluto di pubblico per un match di Coppa Davis: 27.448 persone assistettero allo storico successo di Roger Federer. Erroneamente, il sito della Davis sostiene che è stato il pubblico più numeroso mai fatto registrare per una partita di tennis. Non è vero: la “Sfida dei Sessi” tra Billie Jean King e Bobby Riggs ospitò 30.472 spettatori, dato superato nel 2010 con un'esibizione a Bruxelles, presso lo Stadio Re Baldovino, l'ex Heysel, con ben 35.081 persone ad affollare l'esibizione tra Serena Williams e Kim Clijsters.

DUBBIO SUPERFICIE: TERRA O CEMENTO?
Quello di Lille resta il primato per un match ufficiale, avendo superato i precedenti record di capienza: per mezzo secolo, il primato è appartenuto alla finale del 1954 tra Australia e Stati Uniti presso il White City Stadium di Sydney (25.578), salvo poi essere battuto per Spagna-Usa del 1954, a Siviglia. Lo scorso anno, invece, circa 24.000 spettatori seguirono la vittoria di Lucas Pouille su Steve Darcis nell'ultimo singolare. La finale del 2018 sarà il terzo scontro diretto tra Francia e Croazia: i precedenti dicono 1-1. Nel 2004 i transalpini si imposero a Metz, mentre due anni fa i croati si imposero in semifinale. Ancora oggi, quella è l'unica sconfitta dei Bleus da quando Yannick Noah è tornato in panchina. I biglietti saranno messi in vendita a partire da martedì prossimo, mentre il giorno prima sarà stabilità la superficie. Non sarà una scelta semplice, per i francesi. Il dubbio è tra il cemento e la terra battuta. Contro la Svizzera non bastò giocare sulla terra, mentre per la finale col Belgio scelsero il cemento. Visto che la Croazia schiera due giocatori piuttosto diversi, Noah sarà combattuto: Marin Cilic è molto forte sui campi rapidi mentre può patire sulla terra (la recente sconfitta contro Sam Querrey lo testimonia), mentre Coric è più a suo agio su superfici medio-lente. Sarà interessante conoscere la scelta e, soprattutto, le ragioni.