Due semifinali e sei piazzamenti nei quarti: è il bottino con cui Jim Courier chiude la sua esperienza da capitano del team statunitense di Coppa Davis. Vincitore dell'Insalatiera da giocatore, nel1992 e nel 1995, il rosso di Dade City non è riuscito a ripetersi da capitano, “vittima” della crisi del tennis americano, non più dominante come negli anni 80 e 90. Aveva preso il posto di Patrick McEnroe nel 2011 e ha salutato dopo la sfortunata semifinale in Croazia, in cui per poco gli americani non azzeccavano la rimonta da 0-2. Courier ha fatto sapere di aver deciso già a fine 2017, ma non si conosce ancora il nome del suo successore. Ci sarà tempo, poiché gli Stati Uniti torneranno in campo direttamente a Madrid, per le Davis Cup Finals, nel novembre 2019 (sono già qualificati in virtù dello status di semifinalisti in carica). 40Esimo capitano nella storia del team USA, ha guidato gli americani in 18 serie, con un bilancio di 10 vittorie e 8 sconfitte. Come migliori risultati, ha colto le semifinali nel 2012 e nel 2018. “È stato un onore e un privilegio rappresentare il mio Paese come giocatore e capitano – ha detto Courier – non vedo l'ora di sostenere il team in futuro”. Nel suo comunicato, la USTA non fa sapere le ragioni dell'uscita di scena di Courier. In risposta all'Associated Press, è stato l'ex n.1 ATP a rivelarle. “A fine 2017 ho deciso che il 2018 sarebbe stato il mio ultimo anno”.
"OTTO ANNI ERA IL PERIODO GIUSTO"
Tuttavia, ha tenuto la scelta per sé. L'ha rivelata ai giocatori, allo staff e alla presidentessa USTA Katrina Adams lo scorso 16 settembre, durante la cena di chiusura dopo il match perso in Croazia. “Il motivo di questa scelta è semplicemente la mia opinione: ritengo che otto anni siano il periodo giusto per guidare la squadra”. Courier ha poi specificato che il cambio di format non è stato un fattore nella sua scelta, anche perché “quando ho preso la mia decisione non era ancora una certezza”. Che l'avventura di Courier fosse alle battute finali si poteva intuire dai suoi vincoli contrattuali: nel 2017 e nel 2018, infatti, ha lavorato con contratti annuali dopo che nelle prime sei stagioni il rinnovo aveva cadenza biennale. Gli Stati Uniti sono il Paese ad aver vinto più volte la Coppa Davis, con 32 titoli, ma non si aggiudicano il trofeo dal 2007 (in panchina c'era Patrick McEnroe). Ricordando il suo capitanato, l'ex “Big Jim” ha detto che i punti salienti sono stati la vittoria, in trasferta, contro la Svizzera di Roger Federer e Stan Wawrinka nel 2012, nonché la “quasi impresa” di qualche settimana fa in Croazia. Vincitore di quattro tornei del Grande Slam (due in Australia e due a Parigi) si è ritirato nel 2000 e nel 2005 è entrato nella Hall of Fame. In questo periodo, ha proseguito nel suo ruolo di commentatore per diverse emittenti TV. Nei primi anni di capitanato, aveva incuriosito la sua scelta di andare in panchina in giacca e cravatta, imitando gli allenatori di calcio e pallacanestro. Nel tennis, non si era mai visto nulla del genere.