Bella soddisfazione per Ray Giubilo, decano dei fotografi italiani di tennis. Da un paio di mesi è diventato il fotografo personale di Novak Djokovic. È il giusto coronamento di una vita dedicata alla fotografia: al prossimo Australian Open festeggerà i 30 anni di carriera nel tennis. Magari ci arriverà con Nole al numero 1 ATP…

Lavorare bene, e con onestà, paga sempre. Chiunque frequenti l'ambiente non può che parlare bene di Ray Giubilo, storico fotografo che, a 62 anni, continua a girare il mondo con l'entusiasmo di un ragazzino. Forte di una carriera lunga e prestigiosa (fa parte anche della commissione media dell'ITF), ha appena ottenuto un incarico tanto impegnativo quanto prestigioso: è il nuovo fotografo ufficiale di Novak Djokovic. È il punto d'arrivo di un percorso iniziato tanti anni fa, che si è snodato tra Australia (dove è nato) e Italia (dove è cresciuto). Giubilo ha aperto il suo primo studio fotografico nel 1981, a Sydney, ma all'epoca si occupava soprattutto di cataloghi legati alla moda. Sebbene sia un fotografo a 360 gradi, la sua notorietà è dovuta principalmente al tennis. Ha iniziato nel 1989, ovviamente all'Australian Open. Per qualche anno ha anche alternato l'attività di fotografo a quella di giornalista, salvo poi concentrarsi sulle foto. Intorno alla metà degli anni 90 ha iniziato a girare il mondo e non si è più fermato. Da allora ha seguito un centinaio di Slam, decine di match di Coppa Davis e Fed Cup e moltissimi eventi. Le soddisfazioni non sono mancate, al punto che nel 2005 i suoi lavori sono stati scelti per un paio di mostre fotografiche (una a Londra, l'altra a New York). Il giusto premio per chi non ha mai detto di no a una richiesta, un'esigenza, un favore. E i giornalisti, si sa, sanno essere molto pressanti.

“NOLE È SIMPATICO E GENTILE”
Negli ultimi anni ha anche pubblicato alcuni libri fotografici che hanno riscosso un grande successo. “In passato ho evitato di seguire un singolo campione, perché un'attività del genere rendeva complicata la pubblicazione di libri sul tennis” ha detto Giubilo al Piccolo di Trieste, città dove ha vissuto a lungo (attualmente è tornato a Sydney). Ma la proposta di Djokovic era davvero troppo allettante. Grazie alla conoscenza con alcuni membri dello staff del serbo (in particolare Edoardo Artaldi ed Elena Cappellaro), c'è stata la possibilità di un colloquio ed è partito tutto piuttosto rapidamente. Il primo torneo in cui Giubilo ha seguito Djokovic è stata la Rogers Cup di Toronto. Oltre a ritrarlo sul campo da tennis, lo segue anche in eventi extra. “Novak è simpatico, gentile, parla bene italiano ed è milanista come me. Quando ci incontriamo si parla proprio di calcio”. Nelle prossime settimane, il fotografo triestino sarà alle WTA Finals di Singapore, poi andrà a Parigi Bercy e alle ATP Finals di Londra. Ray continuerà a far parte del team dei fotografi dell'ITF, ma adesso affiancherà l'incarico a una nuova missione che si annuncia molto affascinante: vista l'attuale congiuntura del tennis, i suoi “cannoni” potrebbero immortalare ancora tanti successi del serbo. Giusto in queste ore, Todd Martin ha detto che – a suo parere – Nole è in ottima posizione per eguagliare i titoli Slam di Nadal e Federer. La macchina fotografica di Ray Giubilo è già pronta.