Prestazione monumentale di Borna Coric nelle semifinali del Masters 1000 di Shanghai: il croato domina Federer con un doppio 6-4 e fa venire al pettine i tanti nodi visti in settimana nel tennis dello svizzero. "Non ho mai servito così in vita mia", dice Coric, rinato sotto la guida di Riccardo Piatti e pronto al duello con Djokovic, facile contro Zverev.I nodi, prima o poi, vengono sempre al pettine. Era più o meno scritto nelle sue prestazioni dei giorni scorsi che Roger Federer non sarebbe riuscito a raggiungere la finale del Masters 1000 di Shanghai, e c’era solo da capire se qualcuno sarebbe stato in grado di fermarlo. All’appello non hanno risposto Daniil Medvedev, Roberto Bautista Agut e Kei Nishikori, mentre ci è riuscito eccome un eccezionale Borna Coric, sempre più vicino al tennis dei grandi. Il croato, che da quando ha scelto di affidarsi al team di Riccardo Piatti è riuscito a esprimere a pieno un talento che negli anni scorsi sembrava un po’ scemato, aveva già negato al campione di Basilea il suo ennesimo trionfo sull’erba di Halle, e qualche mese dopo si è ripetuto sul cemento asiatico, con un match monumentale. Il successo al Gerry Weber Open gli ha indicato la via e ha cancellato il timore reverenziale nei confronti del numero 2 del mondo, e il resto l’ha fatto lui, spuntandola per 6-4 6-4 in un match da Federer, sempre in controllo. Sembrava che il più forte dei due fosse lui: si è fatto bastare un break per set (nel primo game di entrambi) per spuntarla in appena 73 minuti, grazie a un rendimento eccezionale al servizio e alla capacità di fare sempre la cosa giusta. Ha sbagliato pochissimo, ha ceduto appena nove punti in dieci turni di battuta (permettendo a Federer di arrivare solamente tre volte a 30 in risposta: dato che parla da solo), e ha tolto allo svizzero fantasia e idee, aggiungendo un altro risultato di spessore a una stagione meravigliosa. L’ha iniziata da numero 48 del mondo, mentre lunedì sarà alla posizione numero 13, con obiettivi tutti nuovi. La cosa incredibile è che per un fastidio al collo aveva anche pensato di rinunciare allo Shanghai Rolex Masters, ma pur non sentendosi al massimo ci ha provato. “Non sapevo come sarebbe andata – ha detto –, ma mi sono detto di non aver nulla da perdere”. La situazione gli ha fatto bene, visto che ha prodotto il miglior torneo della sua carriera.BATTERE DJOKOVIC SEMBRA IMPOSSIBILE
La sintesi perfetta della partita l’ha offerta Federer in conferenza stampa: “ho avuto la sensazione che oggi fosse più forte di me. Serviva meglio, colpiva meglio la palla. Io sono partito male in entrambi i set e lui ha approfittato delle chance. Tutto qua”. Poche parole per riassumere un match che per lo svizzero non è praticamente mai iniziato. “Se non è stata la miglior vittoria della mia carriera – ha aggiunto Coric – è sicuramente fra le prime 2 o 3. È uno dei migliori match che ho mai giocato, e credo di non aver mai servito così bene in tutta la mia vita, ero parecchio sopra il mio livello standard. Qualsiasi soluzione provassi funzionava (ha messo in campo il 78% di prime palle, ndr), e anche se va detto che rispetto allo scorso anno sono migliorato molto, oggi è andato davvero tutto troppo bene”. Buon per lui, capace di azzeccare il match perfetto nel momento ideale, e confermare il suo grande feeling coi Masters 1000. Tutto è iniziato con la semifinale a Indian Wells, proseguita con i quarti a Miami, e quest’anno nei tornei di categoria solo Alexander Zverev (22) e Novak Djokovic (19) hanno vinto più incontri dei suoi 18. Curiosamente, sono i due giocatori che si sono affrontati nella prima semifinale del Masters 1000 cinese, vinta dal serbo con un 6-2 6-1 che ha bocciato (di nuovo) il povero “Sascha”. Il tedesco resta l’alternativa principale ai soliti nomi, ma quando i soliti nomi riescono a esprimersi al 100% lui non è ancora all’altezza, per ragioni tecniche e mentali. Il difficilissimo compito di provare a fermare “Nole” passa ora dalle mani e dalla racchetta di Coric, che sicuramente arriverà alla finale con le migliori motivazioni possibili. Anche se l’impressione, per quanto il 21enne di Zagabria stia giocando alla grande, è che per battere il Djokovic attuale serva davvero tanto. Forse troppo per lui, e in questo momento anche per i suoi colleghi.
MASTERS 1000 SHANGHAI – Semifinali
Borna Coric (CRO) b. Roger Federer (SUI) 6-4 6-4
Novak Djokovic (SRB) b. Alexander Zverev (GER) 6-2 6-1
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