Approvato il progetto che prevede una ristrutturazione del campo centrale del Rothenbaum Club. Saranno sistemati tetto, sedili e servizi igienici: allontanato lo spettro di uno spostamento del torneo, anzi, la nuova proprietà vuole raddoppiare riportando le donne ad Amburgo dopo 17 anni. “In questo momento c'è un 50% di possibilità”.

Sono trascorsi 25 anni dal drammatico pomeriggio del 30 aprile 1993, quando il Rothenbaum Club di Amburgo fu teatro di uno dei momenti più tragici nella storia del tennis: l'aggressione di Gunther Parche, squilibrato tifoso di Steffi Graf, ai danni di Monica Seles. Non certo una ricorrenza allegra, ma sembra proprio che Amburgo punti a tornare nel circuito WTA dopo aver dismesso il torneo WTA nel 2002. Se ne parla da tempo, ma l'idea sembra ancora più concreta dopo un maxi-summit tenutosi tra lunedì e martedì, con ben 22 attori attorno a un tavolo (istituzioni locali, il club, la DTB e altri ancora). Le bocche sono perloppiù cucite (“Soltanto la città è autorizzata a parlare con i giornalisti”), ma trapela grande ottimismo. O meglio, è arrivata la fumata bianca che consentirà alla città di Amburgo di mantenere il torneo in città dopo che il cambio di gestione del torneo aveva fatto temere un trasferimento. I fatti: dopo 10 anni con Michael Stich alla guida del torneo, il carrozzone è stato preso in mano dalla società Matchmaker di Peter Michael Reichel, la cui figlia Sandra è già coinvolta nell'organizzazione di diversi tornei WTA. Da qui, oltre ai progetti di riqualifica dell'impianto, l'idea di portare un torneo combined a due passi dal Mare del Nord. Ma andiamo con ordine: le parti, spinte da Andy Grote (una specie di assessore allo sport), hanno concordato un serie di lavori per migliorare l'impianto. In particolare, il campo centrale sarà radicalmente rinnovato. I primi interventi riguarderanno il tetto retrattile (che durante l'ultima edizione ha creato qualche problema, confermando i timori già espressi lo scorso inverno), la sostituzione dei seggiolini e un completo rifacimento di spogliatoi e servizi igienici. Bisognerà fare in fretta, perché Amburgo ospiterà i mondiali di beach volley dal 29 giugno al 7 luglio 2019.

NIENTE NUOVO CENTRALE, DIFFICILE AVERE ZVEREV
Il tennis ne trarrà beneficio, perché il torneo ATP (e forse anche WTA) si giocherà poche settimane dopo. Il costo complessivo sarà di milioni, ma la cifra esatta si conoscerà solo dopo un attento business plan. I soli lavori sul tetto, tuttavia, dovrebbero costare circa 900.000 euro. Le migliorie per il 2019 saranno poi seguite da un rifacimento estetico per il 2020, anno in cui Amburgo punta a ospitare un torneo di qualificazione di beach volley per le Olimpiadi di Tokyo. In realtà, il progetto iniziale era ben più ambizioso: demolire l'attuale campo centrale, in grado di ospitare 13.200 spettatori, e costruire un impianto polivalente da 7.500. Per adesso non se ne farà nulla, vuoi per qualche resistenza interna, vuoi per la mancanza di un investitore forte. Al progetto parteciperà anche la Deutsche Tennis Bund (DTB), la federtennis tedesca, che ha i suoi uffici proprio all'interno del club e vuole avere un ruolo attivo nel processo di rinnovamento. L'idea, insomma, è fare un passo alla volta: per adesso sembra accantonata l'idea di cambiare superficie, passando dalla terra battuta al cemento, come era stato chiesto da Alexander Zverev. Pur essendo nato ad Amburgo ed avendo un legame con il torneo, difficilmente potrà garantire la sua partecipazione in quel periodo, in piena preparazione per lo Us Open. Negli ultimi due anni, tra l'altro, ha vinto il torneo di Washington, che si gioca subito dopo. Reichel ha discusso con i rappresentanti di Zverev, ma in questo momento guarda altrove, alla creazione di un torneo combined.

L'ATP APPROVERÀ IL COMBINED?
La tappa femminile ha vissuto 18 edizioni tra il 1982 e il 2002 (con una pausa dal 1984 al 1986), l'ultima nel 2002, con vittoria di Kim Clijsters in finale su Venus Williams. Si giocava a fine aprile-inizio maggio, subito prima del torneo maschile. Oggi sarebbe tutto diverso: uomini e donne insieme, come accade in sempre più tornei. Oltre ad Amburgo, c'erano altre due città tedesche interessate all'acquisizione di una licenza WTA: Berlino ed Essen. Le ultime novità, tuttavia, riportano la città del Rothenbaum davanti a tutte. Se non è troppo difficile ottenere una licenza WTA (negli ultimi anni ha vissuto la scomparsa di parecchi tornei, dovendo spostare il baricentro verso l'Asia), e si può eventualmente pensare a uno spostamento di sede e data del torneo di Norimberga (già di proprietà del gruppo Reichel, che gestisce anche Linz), il problema potrebbero essere le resistenze dell'ATP. L'associazione giocatori, infatti, non vede di buon occhio la nascita di tornei combinati, anche in virtù delle lamentele di parecchi giocatori. In questo momento, secondo Reichel, esiste un 50% di possibilità di concretizzare il progetto già nel 2019. In quel caso, si è già formulata l'ipotesi di giocare alcuni match presso l'Hockey Club Uhlenhorst, distante circa 10 km dal Rothenbaum. Il buon momento del tennis tedesco al femminile, con giocatrici di primo piano come Kerber e Goerges, senza dimenticare personaggi come Petkovic e Lisicki o giovani in ascesa come Witthoeft, lo meriterebbe.