L'enorme differenza di condizione atletica fra Caroline Wozniacki e Petra Kvitova decide il loro incontro a Singapore: sfiancata dalla tattica della danese, Petra resta senza benzina in avvio di terzo set, lasciando strada libera all'avversaria. Caroline torna in corsa per un posto in semifinale.Di Caroline Wozniacki è uno dei più grandi punti di forza, forse proprio il più grande, mentre di Petra Kvitova è da sempre il punto debole. Per questo, non sorprende che a decidere il loro face to face nella terza giornata delle WTA Finals sia stata proprio la condizione fisica, che ha rilanciato le ambizioni della danese e chiesto il conto alla ceca, protagonista di una delle stagioni più intense della sua carriera, almeno nella prima parte. Da gennaio a giugno la ceca ha raccolto cinque titoli in sei mesi, ma quando la fatiche hanno iniziato a farsi sentire il suo rendimento è calato di conseguenza, e in un torneo intenso come il Masters i nodi sono venuti al pettine, mostrando un serbatoio a corto di benzina. Una sfaccettatura che la Wozniacki è stata bravissima a far pesare a suo favore, in un match godibilissimo nei primi due set e poi dominato nel terzo dalla campionessa dell’Australian Open, a segno per 7-5 3-6 6-2. La danese ha giocato la sua partita, sicura che ai tanti vincenti dell’avversaria avrebbero risposto altrettanti errori (è andata esattamente così: 40 winners e 40 gratuiti), e ha cercato di difendersi il più possibile, allungando gli scambi nell’ottica di un possibile calo della ceca. Non è arrivato nel primo set, che Caroline è stata brava ad andare a prendersi con appena tre errori gratuiti, e non è arrivato neanche nel secondo, quando la n.2 WTA ha riagguantato la mancina di Bilovice da 1-3 a 3-3, prima di cedere altri tre game di fila. Ma è arrivato eccome nel terzo, già in avvio, quando i piedi della Kvitova sono diventati sempre più lenti, gli errori sono lievitati e i game si sono accorciati, semplificando parecchio il compito della campionessa in carica.
CAROLINE TORNA IN LIZZA PER LA SEMIFINALE
Un break nel game d’apertura del terzo set ha indicato alla Wozniacki la via, seguita quando sul 2-1 si è trovata costretta a fronteggiare una palla-break che avrebbe rimesso tutto in discussione. L’ha cancellata, ha tenuto la battuta e poi ha preso il largo, contro un’avversaria tanto provata da piegarsi un paio di volte sulle gambe, in cerca di energie ormai terminate. La prima vittoria in questa edizione delle Finals rilancia la Wozniacki, a maggior ragione in un torneo che nelle ultime edizioni (compresa la più recente, da lei vinta) ha insegnato che perdere una partita non è affatto sinonimo di eliminazione. “Ho giocato molto meglio oggi rispetto al mio match dell’altro ieri (perso contro la Pliskova, ndr) e credo di aver risposto meglio, servito meglio, e di essermi mossa meglio”. Un modo semplice per dire che, nel limite delle sue caratteristiche, ha giocato un match quasi perfetto: ha perso un secondo set in cui l’avversaria ha provato a giocare nel suo terreno, con tanti scambi lunghi, ma sapeva che col passare dei minuti la situazione sarebbe girata a suo favore, e si è fatta trovare pronta. “Contro Petra – ha proseguito – è necessario badare solo al proprio gioco, quindi ho provato a tenere alta la concentrazione e a rispedirle indietro il maggior numero di palle possibili. Ci ho creduto e ho lottato fino alla fine”. Se Karolina Pliskova dovesse battere Elina Svitolina nel secondo match di giornata, la Kvitova sarebbe automaticamente eliminate e la Wozniacki si giocherebbe l’accesso in semifinale in una sorta di scontro diretto con l’ucraina, altrimenti giovedì dovrà badare anche ai risultati dell’altro incontro. Tuttavia, per lei ora vige una sola legge: vincere.

WTA FINALS SINGAPORE – Seconda giornata Gruppo Bianco
Caroline Wozniacki (DAN) b. Petra Kvitova (CZE) 7-5 3-6 6-2