ATP e Tennis Australia hanno finalmente svelato alcuni dettagli (non tutti) della nuova manifestazione a squadre che nascerà dal 2020. La prima notizia riguarda il nome: non sarà più World Team Cup, ma semplicemente “ATP CUP”. La prima edizione si giocherà in Australia dal 3 al 12 gennaio 2020 e sarà spalmata su tre città (ancora da definire: si parla di Adelaide, Brisbane e Sydney). In campo 24 paesi e una formula abbastanza simile a quella della nuova Coppa Davis. Come anticipato nei giorni scorsi, con il lancio del nuovo piano marketing, l'ATP CUP punta a offrire nuove opportunità di guadagno ai giocatori, e dare al pubblico un grande evento nei primi giorni dell'anno. La notizia più succosa, buona per attirare i giocatori, è la combinazione tra punti ATP e montepremi in palio. Saranno distribuiti 15 milioni di dollari e un singolo giocatore potrà arrivare a conquistare 750 punti, più o meno l'equivalente di una semifinale in uno Slam. Alla presentazione c'era anche Novak Djokovic, numero 1 del mondo. “Sono contento che questa manifestazione sia di proprietà dell'ATP e dunque dei giocatori, e che ci saranno punti in palio. Sarà il modo migliore per dare il via alla stagione. Per più del 90% del tempo giochiamo per conto nostro e non ci sono molti eventi di squadra: l'ATP CUP metterà insieme tante nazioni e per me sarà un orgoglio rappresentare il mio Paese”.
AMMISSIONE BASATA SUL NUMERO 1 DI OGNI PAESE
Accanto a lui, Chris Kermode gongolava. “Questo evento si adatta perfettamente alle nostre strategie di innovazione. Dopo lunghe discussioni con i giocatori, questo evento fornirà un ottimo modo per iniziare la stagione senza stravolgere la programmazione esistente. Inoltre mette in palio punti ATP e ha una chiara connessione con l'Australian Open. Grazie all'esperienza di Tennis Australia, sappiamo che sarà un grande successo sin dal primo anno”. Il format sarà abbastanza semplice: le 24 squadre saranno suddivise in sei gruppi da quattro, con le vincenti e le migliori due seconde ammesse ai quarti di finale a eliminazione diretta. Ogni squadra potrà avere fino a cinque giocatori, e il singolo incontro avrà esattamente la stessa formula della nuova Davis: due singolari e un doppio. I criteri di ammissione saranno semplicissimi: la selezione dei 24 team sarà stilata in base al ranking ATP del numero 1 di ciascun Paese. Al di là della propaganda, sembra interessante quello che succede dietro le quinte. Secondo quanto appreso dal Guardian, sembra che ATP e ITF stiano dialogando per arrivare a una fusione tra i due eventi. Non siamo “a buon punto", ma l'opzione è tenuta in considerazione. Martedì sera ci sarebbe stata una riunione informale, con un significativo avvicinamento tra le parti. “È certamente una possibilità, ma c'è un po' di lavoro da fare per arrivarci” avrebbe rivelato una persona presente alla riunione, ovviamente anonima. L'ostacolo principale è il fatto che l'ITF ha lasciato a Kosmos la gestione della Davis per 25 anni, quindi i negoziati andranno fatti con il difensore del Barcellona e non con la federazione internazionale.
ATP CUP IN VANTAGGIO
I giocatori sembrano generalmente favorevoli all'ATP Cup, mentre le reazioni alla nuova Davis sono state soprattutto negative: i tennisti sostengono di non essere stati consultati dall'ITF sui piani di cambiamento. Sono più o meno tutti concordi nell'affermare che le due manifestazioni non possono coesistere. Lo sa anche Kermode, comunque ottimista sul fatto di arrivare a un accordo. Opinione leggermente diversa per Jamie Murray, che insieme a Bruno Soares ha conquistato le semifinali al Masters di doppio. “Credo comunque che un 90-95% dei giocatori voglia ancora giocare entrambi gli eventi. Credo he il problema sia un altro: quale vuoi vincere di più? Io le vorrei vincere entrambe, ma so che stanno cercando di cambiare data alla Davis. Io sono entusiasta dell'ATP CUP, sarà un grande evento per i giocatori, negli ultimi tre anni abbiamo lavorato duramente nel consiglio per arrivarci. Credo che sia un ottimo modo per convincere i migliori a partecipare, perché a inizio anno tutti vogliono giocare in vista dell'Australian Open”. La sensazione che la prova ATP sia in vantaggio rispetto alla Davis. Da parte sua, la competizione acquistata da Kosmos ha dalla sua la tradizione (anche se i giocatori e la stessa ITF non le hanno riservato nessun rispetto) e il pass olimpico. Molto dipenderà da un confronto delle prime edizioni: pare evidente che la manifestazione più debole sarà costretta ad assecondare le condizioni della più forte.