Mostrandosi a proprio agio in un contesto ambientale molto difficile, Borna Coric non offre nessuna chance a Jeremy Chardy e regala alla Croazia il primo punto. “Avrei potuto innervosirmi nel secondo set, ma sono rimasto calmo”. E non preoccupa neanche il risentimento all'inguine. Per la Francia si mette davvero male.

Non tutti gli azzardi riescono. Stavolta la scelta di Yannick Noah non ha pagato, affogando nei limiti tecnici di Jeremy Chardy, uno dei giocatori dal tennis più asimmetrico tra i top-50 ATP. I miglioramenti di Borna Coric nell'ultimo anno e mezzo, al contrario, hanno creato un divario troppo grande tra i due. Si spiega così il 6-2 7-5 6-4 che ha fruttato alla Croazia il punto dell'1-0 nella finale di Lille. Dopo un primo gioco lunghissimo, in cui ha cancellato cinque palle game a Chardy, il croato ha preso il sopravvento ed è scappato rapidamente sul 4-0, creando subito un divario importante contro un avversario volenteroso ma disordinato. “Ho giocato una partita eccezionale, dall'inizio alla fine – ha detto Coric, al decimo successo in Davis – sono stato molto aggressivo, non ho mai perso la calma e non mi sono innervosito nel secondo set. In quel frangente non ho sfruttato alcune palle break, ma restare concentrato è stata la chiave. E ho servito molto bene nei momenti importanti”. In effetti, il primo set è stato un'ottima spiegazione del perché è passato dal numero 48 al numero 12 del ranking ATP. Nonostante fosse nove anni più giovane del suo avversario e giocasse in uno stadio sovraffollato di tifosi francesi, è parso decisamente a suo agio, sin dal primo – lunghissimo – game. Da parte sua, Chardy era molto nervoso. Sbagliava i lanci di palla, ha commesso due doppi falli e ha perso il game d'apertura dopo essere stato avanti 40-0.

NESSUN PROBLEMA FISICO PER CORIC
Nel cuore del primo set, Coric ha intascato 15 punti consecutivi e lo chiudeva agevolmente dopo 36 minuti. Nel secondo, affidandosi al servizio e poco altro, Chardy riusciva a fare match pari. Provava a caricare il pubblico e cancellava tre palle break sull'1-1, altre due sul 3-3, ma un dritto aggressivo sul 5-5 regalava a Coric l'agognato break. Il croato ha impressionato per la notevole stabilità mentale: ance nei momenti complicati, i più emotivi del match, non si è mai disunito. Vinto il secondo set, non ha avuto troppi problemi nel terzo. Il break arrivava sull'1-1, sigillato da un altro dritto vincente di Coric. L'unico momento di tensione è arrivato sul 4-3, quando Borna si è fatto trattare per un presunto problema all'inguine, ma al rientro non ha mostrato particolari segni di difficoltà. Concedendo appena due punti negli ultimi due game di servizio, non ha avuto problemi a chiudere e regalare alla Croazia il punto sulla carta più facile, classifiche a parte. “Sto bene, il problema all'inguine mi accompagna sin da Shanghai – ha detto – ho avvertito qualcosa sul finire della partita, ma era soltanto un affaticamento. Sento di essere in grado di poter giocare cinque ore, avevo soltanto un po' di dolore e ho pensato che fosse meglio farselo trattare prima che fosse troppo tardi”. Insomma, i francesi non potranno affidarsi ai suoi problemi fisici per cercare un'impresa che – onestamente – oggi sembra proibitiva. Quasi impossibile.

COPPA DAVIS – FINALE
FRANCIA – CROAZIA 0-1

Borna Coric (CRO) b. Jeremy Chardy (FRA) 6-2 7-5 6-4