13 giocatori hanno chiuso il 2018 nella top-100 dopo aver scalato oltre cento posizioni in un anno solo. Incredibile il balzo di avanti del rientrante Andujar: a gennaio era n.1.701, oggi è sull'82esimo gradino. In evidenza anche il francese Hubert e il cileno Garin, anche se i progressi più importanti sono di Alex De Minaur. Fra gli "scalatori" anche Cecchinato e Berrettini.“Non avrei mai pensato fosse possibile, e sono davvero felice. La realtà è che quando ho iniziato la stagione non sapevo come il mio gomito avrebbe reagito, e se la mia carriera sarebbe o meno finita a breve, perché non avevo una classifica ATP. È stato un anno incredibile”. A parlare è Pablo Andujar, numero 1.701 della classifica ATP il 1° gennaio scorso, numero 82 oggi, con un ritocchino in extremis grazie al successo nel Challenger di Buenos Aires, una dozzina di giorni fa. Secondo le statistiche dell’ATP è il 32enne spagnolo di Cuenca lo scalatore del 2018, stagione che l’ha riportato nel tennis che conta dopo un calvario lungo oltre due anni, segnato da tre operazioni al gomito. Era arrivato a meditare seriamente l’addio, poi ci ha riprovato e ha trovato un’annata al di sopra delle aspettative, scalando la bellezza di 1.619 posizioni in undici mesi. Ad aprile a Marrakech ha vinto il suo quarto titolo ATP (curiosità: tre se li è presi proprio nel torneo marocchino), diventando – da n.355 del mondo – il giocatore con la peggior classifica capace di vincere un torneo del Tour negli ultimi vent’anni, e grazie anche a tre titoli Challenger potrà iniziare la prossima stagione dal main draw dell’Australian Open. Secondo le statistiche dell’ATP, solo Tommy Haas e Thomas Johansson sono riusciti, nella storia dell’associazione, a chiudere un anno nella top-100 grazie a un salto migliore rispetto a quello di Andujar. Curiosamente, entrambi ce l’hanno fatta nel 2004: Haas ne scalò 1.702 (da 1.709 a 17), al ritorno da uno dei tantissimi infortuni che ne hanno condizionato la carriera, mentre Johansson, risolti i guai al ginocchio che l’anno precedente non gli permisero di giocare un solo torneo, passò dal numero 1.719 al numero 30 (+ 1.689).IL RISULTATO DI DE MINAUR “PESA” DI PIÙ
Fra i giocatori che hanno chiuso la stagione nei primi 100, ben tredici ci sono riusciti scalando oltre 100 posizioni da gennaio a novembre, tutti – eccetto Ernest Gulbis – col preziosissimo contributo di almeno un titolo a livello Challenger. Oltre ad Andujar, a guidare la pattuglia c’è il francese Ugo Humbert, che ha mancato per un soffio le Next Gen ATP Finals, ma si è messo in posizione per disputarle nella prossima stagione, grazie a una seconda parte di stagione incredibile. Fino a giugno il mancino francese, che ha chiuso l’anno vincendo il Challenger di Andria, aveva vinto appena cinque partite in carriera nei Challenger, poi ha portate a casa 31 su 38 (con tre finali vinte e tre perse), facendo registrare un + 290 che gli ha permesso di passare dai Futures al Tour maggiore, dimensione che troverà a gennaio, quando la classica routine riprenderà da tornei ben diversi rispetto alle abitudini. Ha scalato la bellezza di 220 posizioni anche il cileno Christian Garin, che dopo una brillante carriera junior sembrava un po’ sparito. Si è ritrovato quest’anno: ha perso le prime tre finali Challenger, ma poi ha chiuso la stagione vincendo tre titoli di fila, raccogliendo un bottino che gli ha permesso di raggiungere il suo “gemello” Nicolas Jarry fra i primi 100. Quarto nella speciale classifica Alex De Minaur, anche se il suo +177 sembra il risultato più prezioso di tutti. Perché l’ha portato più avanti di chiunque altro, al numero 31 ATP, rendendolo addirittura il miglior giocatore australiano nella classifica. Fra i migliori 20 scalatori dell’anno (sempre fra i coloro che hanno chiuso nella top-100) anche due italiani: Marco Cecchinato, partito da numero 109 e arrivato alla ventesima posizione (+ 89) e Matteo Berrettini: numero 135 a gennaio, numero 54 oggi (+ 81).GLI “SCALATORI” DEL 2018 A LIVELLO ATP
Pablo Andujar (Spagna) da 1.701 a 82 (+1.619)
Ugo Humbert (Francia) da 374 a 84 (+290)
Christian Garin (Cile) da 305 a 85 (+220)
Alex De Minaur (Australia) da 208 a 31 (+177)
Hubert Hurkacz (Polonia) da 237 a 87 (+150)
Ilya Ivashka (Bielorussia) da 230 a 92 (+138)
Bradley Klahn (Stati Uniti) da 214 a 76 (+138)
Reilly Opelka (Stati Uniti) da 229 a 100 (+129)
Guido Andreozzi (Argentina) da 193 a 79 (+114)
Denis Kudla (Stati Uniti) da 174 a 63 (+111)
Ernests Gulbis (Lettonia) da 199 a 95 (+104)
Jaume Munar (Spagna) da 184 a 81 (+103)
Martin Klizan (Slovacchia) da 141 a 41 (+100)
Mackenzie McDonald (Stati Uniti) da 176 a 78 (+98)
John Millman (Australia) da 128 a 38 (+90)
Marco Cecchinato (Italia) da 109 a 20 (+89)
Matteo Berrettini (Italia) da 135 a 54 (+81)
Marcel Granollers (Spagna) da 177 a 97 (+80)
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