Andreas Seppi non ha sbagliato davvero nulla contro Jordan Thompson e, per il quinto anno consecutivo, si qualifica per il terzo turno dove affronterà Kevin Anderson. Travaglia sfiora il colpaccio con Basilashvili. Gli highlightsGUARDA QUI GLI HIGHLIGHTS DI SEPPI VS. THOMPSON
Tutto facile per Andreas Seppi contro l’australiano Jordan Thompson e, per il quinto anno consecutivo, si qualifica per il terzo turno dell’Australian Open, ormai il suo Slam preferito. Seppi è stato pressoché perfetto, molto centrato, con un saldo positivo di 38 a 20 tra winners e errori gratuiti, con 14 ace a far da cornice. Non ha rischiato nulla: per due set e mezzo è stato anche molto propositivo, dominando gli scambi e concedendo solo tre palle break in tutto l’incontro. Poi è stato saggio, come è normale quando sei vicino a diventare over 35: Thompson non è stato baciato da Madre Natura ma è giocatore solido, col difetto di essere fin qui scappato dal circuito maggiore, cercando di costruirsi una classifica nei tornei Challenger. Il risultato è la scarsa abitudine a vivere momenti di grande pressioni nei grandi tornei: non è un caso che i break decisivi nel secondo e terzo set siano arrivato quando è andato a servire per il match, con due doppi falli a chiudere l’incontro. Seppi, ben cosciente della situazione, alla fine si è limitato a sbagliare poco.
Un bel regalo è arrivato da casa Anderson: il sudafricano, per alcuni bookmaker addirittura favorito per un posto in semifinale, nonostante la presenza di Rafael Nadal, ha perso con il giovane (21 anni domenica prossima) americano Frances Tiafoe. Avanti un set e un break, Anderson è stato meno incisivo del solito con i colpi da fondo. Tiafoe, che alla Hompan Cup era parso in condizioni disastrose, ha avuto il merito di crederci, anche quando era difficile farlo. L’80% di punti con la prima l’ha tenuto a galla, quindi ha preso decisamente in mano l’inerzia degli scambi. Non ci sono precedenti confronti diretti. L’americano ha un gran servizio, un dritto sgraziato ma efficace e una viva esplosività atletica. Però, se Seppi saprà confermarsi sui livelli di questo inizio di stagione, può tranquillamente puntare agli ottavi.
Nel frattempo, questo successo dovrebbe garantirgli un posto da titolare nel match di Coppa Davis (capitan Barazzutti era accanto a coach Sartori durante l’incontro) che si disputerà all’inizio di febbraio sull’erba di Calcutta, India.GUARD QUI GLI HIGHLIGHTS DI TRAVAGLIA VS. BASILASHVILI
Un giro sull’ottovolante, questo è sembrato il match di Stefano Travaglia, che sta cercando la strada per arrivare finalmente nella top 100 mondiale, accompagnato da Simone Vagnozzi, che sta cercando un nuovo miracolo dopo quello compiuto con Marco Cecchinato. In effetti, a vederlo giocare, non si capisce come il best ranking di Travaglia sia solo il numero 108 ATP (lo scorso aprile), ora sceso al numero 137 e costretto a passare dalle qualificazioni, a Melbourne. Servizio e dritto fanno paura, il rovescio sta migliorando, la condizione atletica è perfetta. Manca ancora fiducia e convinzione nei propri mezzi: nel quarto set, recuperato il break, è bastato un errore banale per cacciarlo fuori dal match. Basilashvili, anche lui non proprio uno stratega, è stato bravo a diventare sempre più offensivo nell’ultima parte del match e avere abbastanza coraggio nell’andare a cercarsi i winners decisivi. Alla fine ha chiuso con qualche errore in più, ma anche 42 vincenti. Travaglia deve tornare a casa con buone sensazioni e soprattutto la convinzione che la top 100 è solo il primo gradino: le qualità non mancano.
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